Emergenza piogge, un’estate da incubo quella italiana

Emergenza piogge è un incubo questa estate italiana 2022. Il meteo passa dal caldo afoso alle piogge torrenziali, alcuni dettagli.

Emergenza piogge, dalla siccità alle bombe d’acqua

Meteo impazzito per l’estate 2022 che passa da un’emergenza all’altra dal punto di vista climatico. E così si è passati dalla siccità, alla piogge insistenti di questi ultimi giorni. Uno shock anche climatico per le campagne e per le colture che si trovano a dover fare i conti con queste bombe d’acqua. E anche con i roghi, che nonostante le piogge, continuano soprattutto in Liguria e Puglia.

Ad esempio a Monteforte Irpino, una bomba d’acqua ha inondato la cittadina ed il fango ha devastato tutto. Già due anni fa la zona era stata colpita da un evento uguale. E così i vigili del fuoco sono passati da spegnere i fuochi dovuti alle sterpaglie e alle temperature fuori dalla norma, a soccorrere le persone intrappolate a causa della pioggia. A Capri per poco un traghetto non ha rischiato di sbattere contro la banchina per il forte vento.

Emergenza piogge, da un estremo all’altro

Una forte ondata di maltempo si sta abbattando su tutta l’Italia. Provocando così un abbassamento delle temperature, tanto desiderato dopo settimane in cui l’afa ha fatto boccheggiare gli italiani ed i turisti venuti a trascorrere qui le vacanze. Secondo il Ministero della salute, nelle due settimane di luglio, è stato registrato un aumento della mortalità del 21% rispetto allo scorso anno. E la colpa è proprio del caldo e di chi non ce l’ha fatto a sostenerlo.

Tuttavia le improvvise piogge hanno provocato una serie di danni ed emergenze, sopratutto nel Centro Sud. Oggi sono sette le regioni sotto allarme di colore giallo: Campania, Calabria, Sicilia, Lazio, Molise. Puglia e Basilicata. Ad esempio a Caltanissetta, in Sicilia, la città ha dovuto lottare contro il fango e l’acqua che ha inondato case e attività commerciali.

Altri danni a carico delle colture

I forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente. Le campagne sono allo stremo con cali produttivi del 45% per mais, foraggi, del 20% per il latte e del 30% per il fumento duro. Ed ancora cali del 30% per il riso, e della frutta prima ustionata dal caldo poi rovinata dalla pioggia. Mentre circa il 20% sono le cozze e vongole uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po. Infine preoccupa  anche la vendemmia appena cominciata in tutta la penisola e che rimane un’eccellenza italiana.

 

 

 

Informazioni su Francesca Cavaleri 1489 Articoli
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