Misure di contrasto alla siccità in agricoltura nel decreto Aiuti Bis

misure di contrasto alla siccità

Il decreto Aiuti Bis, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto 2022, comprende misure di sostegno per le aziende agricole per il contrasto agli effetti della eccezionale siccità che le ha colpite.

Misure di contrasto alla siccità: a chi sono rivolte?

Le misure per il contrasto alla siccità previste nel decreto Aiuti bis sono rivolte alle aziende agricole rientranti nella definizione dell’articolo 2135 del codice civile e alle cooperative agricole, iscritte nel Registro delle Imprese o nell’anagrafe delle imprese agricole, che abbiano subito perdite di valore vendibile almeno del 30%.

L’articolo 13 del decreto legge 115 del 2022 ( decreto Aiuti Bis) prevede che i soggetti prima visti che a partire dal mese di maggio 2022 hanno subito danni a causa del protrarsi della siccità e che non beneficiano della copertura assicurativa a fronte del rischio siccità, possono accedere agli interventi di cui all’articolo 5 del D. Lgs. n. 102/2004, anche in deroga alle disposizioni di cui al comma 4 del medesimo articolo 5.

Tale articolo prevede che le aziende agricole possano ottenere:

  • contributi in conto capitale fino all’80% del danno subito;
  • prestiti ad ammortamento quinquennale a tasso agevolato;
  • proroga delle operazioni di credito agrario;
  • agevolazioni previdenziali.

Il decreto Aiuti Bis stabilisce anche che le misure previste per il contrasto alla siccità siano concesse in deroga al comma 4 dell’articolo 5 del decreto legislativo 102 del 2004. Non vi sono quindi particolari limiti per poter accedere, basta trovarsi nella condizione di perdita del 30% della produzione lorda vendibile.

La dotazione prevista per le misure di contrasto alla siccità

Al fine di agevolare l’erogazione delle misure di contrasto alla siccità, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano hanno 60 giorni di tempo, dall’entrata in vigore del decreto Aiuti Bis ( 10 agosto 2022) per deliberare la proposta di riconoscimento dello stato di calamità. Nel frattempo tali enti, verificata la perdita del 30% del prodotto lordo vendibile, potranno richiedere un anticipo delle somme a copertura delle spese sostenute dalle imprese per far fronte all’emergenza siccità.

Per questa misura il Fondo di Solidarietà Nazionale avrà una dotazione di 200 milioni di euro per il 2022, di questi 40 milioni di euro sono destinati proprio alle anticipazioni.

Importanti novità arrivano anche dall’articolo 15 del decreto Aiuti Bis. Prevede che sulla base dei dati provenienti dai bacini distrettuali e dai dati climatologici è possibile deliberare lo stato di emergenza di rilievo nazionale inerente la crisi idrica anche in via preventiva, in questo modo può essere organizzata un’azione di contrasto in modo più efficace, ad esempio misure per la razionalizzazione dell’uso dell’acqua.

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