Pensioni, anche per i giornalisti arriva l’Ape sociale con uscita a 63 anni

Tra le novità del passaggio della previdenza dei giornalisti dall’Inpgi all’Inps vi è anche quella della possibilità di pensione anticipata con uscita a partire dai 63 anni di età. È quanto prevede lo stesso Istituto previdenziale che ha confermato la possibilità di agganciare, per i giornalisti in uscita dal lavoro a partire dal 1° luglio 2022, l’anticipo pensionistico sociale (Ape sociale). Sono ammessi alla pensione di accompagnamento alla vecchiaia dai 63 anni di età i giornalisti professionisti, i pubblicisti e i praticanti titolari di un rapporto alle dipendenze. Ecco, nel dettaglio, di cosa si tratta.

Pensioni giornalisti, il passaggio dell’Inpgi all’Inps dal 1° luglio 2022

Il passaggio del regime pensionistico dei giornalisti dall’Inpgi all’Inps comporta, a decorrere dal 1° luglio 2022, la possibilità di trasferire all’Istituto Previdenziale tutte le operazioni di pensione che erano state gestite dall’Inpgi fino al 30 giugno scorso. Il passaggio di consegne dalla Cassa previdenziale dei giornalisti all’Inps comporta, innanzitutto, il cambio dei contributi previdenziali e degli obblighi contributivi. I datori di lavoro dei giornalisti professionisti, dei pubblicisti e dei praticanti che abbiano un rapporto di lavoro alle dipendenze dal mese di luglio 2022 seguono le regole dettate dal Fondo pensione dei lavoratori dipendenti (Fpld). Nel dettaglio i datori di lavoro, a decorrere dal mese di luglio 2022, devono presentare la dichiarazione dei contributi dei giornalisti mediante i flussi Uniemens. L’operazione è del tutto simile a quella che svolgono le imprese nel trasferimento dei contributi dei propri lavoratori alle dipendenze.

Inps, istruzioni su come andare in pensione a 63 anni per i giornalisti con l’Ape sociale

La circolare dell’Inps numero 92 del 2022 di qualche giorno fa ha stabilito le regole affinché anche i giornalisti possano andare in pensione con l’Ape sociale a decorrere dai 63 anni di età. Per le uscite dal lavoro da luglio scorso, i giornalisti possono dunque beneficiare dell’Ape sociale purché abbiano compiuto l’età minima e in attesa che l’assegno di accompagnamento diventi pensione a partire dai 67 anni di età con la vecchiaia. Il sussidio mensile per gli anni dai 63 ai 67 anni può arrivare all’importo massimo di 1.500 euro.

Quali sono le condizioni affinché anche i giornalisti possano andare in pensione con l’Ape sociale?

Per la richiesta delle pensioni con Ape sociale sono necessari determinati requisiti. Innanzitutto l’età, di almeno 63 anni, ma anche la situazione economica e sociale del richiedente dell’indennità. In particolare, la richiesta può essere fatta dai giornalisti che:

  • hanno cessato l’attività di lavoro;
  • non sono già titolari altre pensioni dirette;
  • hanno un montante di contributi di almeno 30 anni (36 anni per i lavoratori che abbiano svolto attività gravose);
  • avere una pensione futura di almeno 1,4 volte la pensione minima, il cui importo è stabilito annualmente dall’Inps. Conti alla mano, il minimo di assegno mensile previsto deve essere di almeno 734 euro;
  • essere disoccupati;
  • avere una situazione di inabilità al lavoro di almeno il 74%;
  • prestare cura per un familiare o per un parente convivente da almeno 6 mesi (caregiver).

Quale pensione possono richiedere i giornalisti?

Con il passaggio dall’Inpgi all’Inps della gestione previdenziale dal 1° luglio 2022, le possibilità di pensione dei giornalisti possono riassumersi in due situazioni. La prima riguarda i giornalisti che abbiano maturato i requisiti per la pensione entro il 30 giugno 2022. In questo caso, specifica l’Inps, i giornalisti possono conseguire qualunque pensione prevista dalla Cassa previdenziale Inpgi, andando in quiescenza anche in un momento successivo alla data del 30 giugno 2022. Le regole pensionistiche da seguire sono quelle dell’Inpgi vigenti fino al termine dello scorso giugno. Non si possono ottenere eventuali formule pensionistiche in vigore per i lavoratori a carico del Fondo pensione dei lavoratori dipendenti (Fpld) a decorrere dal 1° luglio 2022. Eventuali contributi versati dal 1° luglio 2022 incrementano il montante in gestione dell’Inpgi.

Giornalisti in pensione dal 1° luglio 2022, quali regole di uscita?

Per i giornalisti che, invece, maturino i requisiti di pensione a decorrere dal 1° luglio 2022 (non avendoli maturati entro il 30 giugno 2022), vige il regime pensionistico dei lavoratori iscritti alla gestione Fpld dell’Inps. Di conseguenza, le regole di pensione da seguire sono quelle dei lavoratori dipendenti iscritti alla gestione previdenziale dell’Inps, con i relativi requisiti richiesti. Fanno eccezione, per i giornalisti, le formule di pensionamento anticipato dell’opzione donna e della quota 100, i cui requisiti andavano maturati entro la fine dell’anno 2021. Per il calcolo del regime di appartenenza (retributivo, misto o contributivo), è necessario far riferimento ai contributi versati entro la data del 31 dicembre 1995.