Le idee spesso sono vincenti, ed in certi casi sono pure rivoluzionarie. E quando le idee sono rivoluzionarie allora è alto il rischio che queste vengano imitate e quindi copiate. Chi inventa qualcosa, infatti, in genere ha un vantaggio competitivo che, pur tuttavia, nel tempo può essere perso.
E questo avviene in genere quando a far leva sulla stessa idea è, per esempio, una società che ha ingenti mezzi e risorse finanziarie per investire e per sfruttare proprio quell’idea per assumere una posizione dominante nel mercato di riferimento.
Pur tuttavia, quando l’idea è davvero vincente e rivoluzionaria, questa si può in ogni caso proteggere e tutelare proprio da chi vuole provare a copiarla. E questo, nella fattispecie, grazie alla brevettazione. Ed allora, vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti affinché un’idea venga brevettata.
Al fine di poter trasformare un’idea in un brevetto, l’idea stessa deve rispettare dei requisiti che sono molto stringenti. A partire dal fatto che l’idea da un lato deve essere nuova e originale, e quindi non deve essere simile alle altre idee già brevettate, e dall’altro lato deve essere lecita. Ovverosia deve essere un’idea non contraria al buon costume e all’ordine pubblico.
In più, l’idea da brevettare deve essere un’opera dell’ingegno utile, ovverosia tale da poggiare su criteri non solo di utilità, ma anche di realizzabilità. Così come, presentando la domanda di brevettazione per la propria idea/invenzione, questa deve essere descritta e illustrata in maniera chiara e precisa. In quanto la brevettazione o meno dell’idea passa poi sempre attraverso la valutazione che sarà fornita da tecnici/esaminatori.
In Italia per brevettare un’idea occorre rivolgersi al MiSE, ovverosia al Ministero dello Sviluppo Economico. Precisamente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi – Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale. Per incentivare la brevettazione, specie quando le idee sono proposte da micro e piccole imprese, sono inoltre accessibili risorse pubbliche.
Ovverosia bandi per la brevettazione. Per esempio, dal prossimo 27 settembre del 2022, grazie a risorse per complessivi 46 milioni di euro, si apriranno i termini per la presentazione delle domande per l’accesso ai contributi dei bandi Brevetti+, Marchi+ e Disegni+.
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