Tutti gli infortuni coperti e non per le casalinghe, ecco come fare cassa

casalinghe

Tutti lo ritengono importante ed anche particolarmente faticoso ed è il lavoro svolto da una casalinga. Il lavoro di cura della casa e della famiglia è considerato da tutti come un’attività piuttosto importante, ma dal punto di vista delle tutele non è equiparabile alle altre attività lavorative. Ciò non vuol dire che sia un settore privo di tutela, perché qualcosa c’è che le casalinghe possono sfruttare. Per esempio all’INPS è aperto un fondo chiamato proprio fondo casalinghe, dove esiste la possibilità di versare contributi per la pensione futura. Questo dal punto di vista previdenziale. Ma dal punto di vista assicurativo, non va dimenticata la polizza casalinga da versare all’Inail. Previdenza e assicurazione quindi non sono diritti completamente negati anche per chi svolge il ruolo della casalinga in una famiglia.

All’Inail la polizza casalinghe, così e a cosa serve

L’assicurazione casalinghe è prevista dalla normativa vigente e dall’Inail, ed è la soluzione ad eventuali infortuni domestici che possono subire le donne durante lo svolgimento dell’attività in casa. Naturalmente bisogna prima stipulare questo genere di polizza per poter poi, eventualmente, richiedere un risarcimento. E dal 1999, con la legge numero 493 che è stata istituita l’assicurazione contro l’infortunio per le casalinghe. Assicurazione che riguarda le casalinghe di età compresa tra i 18 ed di 67 anni. I 18 anni perché naturalmente bisogna essere maggiorenni, mentre i 67 perché rappresentano la soglia anagrafica per la pensione di vecchiaia ordinaria. Tutte le casalinghe che svolgono tale attività senza remunerazione, senza assunzione e senza vincolo di subordinazione possono essere assicurate contro gli infortuni. La legge che istituì l’assicurazione sui lavori di casa l’ha resa obbligatoria. Questo, anche se nella realtà non tutte le casalinghe sono assicurate. Questione oggettiva questa, soprattutto perché non possono esistere controlli nelle case private per la verifica dello svolgimento di questa attività.

Alcuni chiarimenti sulla polizza casalinghe

L’assicurazione sulle casalinghe quindi anche se pagata regolarmente dalla diretta interessata non coprirà l’infortunio di chi svolge il compito di casalinga, come una normale attività lavorativa. Inevitabile fare riferimento al lavoro di una collaboratrice domestica (Colf), che se è assunta regolarmente dal datore di lavoro, anche in famiglia, non rientra nel perimetro di coperture dell’assicurazione. Se regolarmente assunta una Colf, come qualsiasi altra lavoratrice, ha le tutele strettamente collegate al lavoro svolto. L’assicurazione casalinghe però si applica per esempio ad uno studente universitario. Infatti qualora lo studente si collega all’Inail e versa l’assicurazione, se si va male durante lo svolgimento delle normali attività di casa, dove abita per motivi di studio, è coperto da un’assicurazione.

Costo, modalità di pagamento e informazioni

La polizza per le casalinghe quindi va versata direttamente all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Ed è all’Inail infatti che occorre fare un versamento. La polizza è annuale e il pagamento deve essere in unica soluzione. Infatti la copertura annuale è pari a 24 euro. Il versamento va fatto tramite i canali PagoPa, con avviso di pagamento che le interessate dopo l’iscrizione, possono richiedere direttamente on-line sul sito dell’Inail e nell’area riservata all’iniziativa sul sito ufficiale dell’Istituto. La data di scadenza del pagamento è sempre il 31 gennaio di ogni anno a cui l’assicurazione fa riferimento e la copertura di eventuali infortuni va dal primo gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Solo per pagamenti successivi al primo gennaio di ogni anno, la copertura scatta dal primo giorno successivo al pagamento.

Quando le casalinghe non pagano

A volte si può essere coperti anche non versando il premio assicurativo all’Inail. Infatti sono esonerati dal versamento dell’assicurazione restando comunque coperti dal punto di vista degli infortuni coloro i quali hanno un reddito personale al di sotto di 4.648,12 euro all’anno, o di famiglia fino a 9.296,22 euro. Ed il reddito è inteso al lordo. Se dal punto di vista della convenienza visto l’importo, ci sono pochi dubbi, diverso il fatto relativo agli infortuni coperti dalla polizza. Infatti non tutti gli infortuni godono di questa tutela. Prima di tutto l’infortunio deve essere tale da aver determinato almeno il 27% di invalidità nella casalinga. Inoltre l’assicurazione anche se personale non copre gli infortuni occorsi in ambito non domestico. Infatti la tutela vale solo se l’infortunio si è verificato in casa, nelle seconde case o nelle parti comuni degli immobili vive come possono essere ascensori, scale o pianerottoli. Niente risarcimento per esempio, per un infortunio mentre si va a fare la spesa.

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Sindacalista, operatore di Caf e Patronato, esperto in materia previdenziale, assistenziale, lavorativa e assicurativa. Da 25 anni nel campo, appassionato di scrittura e collaboratore con diversi siti e organi di informazione.