Bonus energia, il tetto sale a 15 mila euro e non solo

Bonus energia sale il tetto per le famiglie con difficoltà economiche. Ma ci sono anche altre misure per sopravvivere alla crisi.

Bonus energia, il tatto sale da fino a 15 mila euro

Contrastare il caro energia è il punto caldo del governo e della campagna elettorale di tutti i partiti. Giorno 25 settembre gli italiani saranno chiamati alle urne. Tuttavia qualunque sia il governo che salirà in carica, dovrà fare i conti con una crisi economica e un’inflazione come non se ne vedevano da anni.

Ad oggi il governo libera 17 miliardi e permettono al governo di sostenere famiglie  ed imprese. Queste ultime se non hanno i giusti aiuti potrebbero continuare a chiudere una dopo l’altra, creando un groppo danno alla nostra economia. Mentre per le famiglie arriva l’innalzamento del tetto ISEE da 12 a 15 mila euro per poter usufruire dello sconto in bolletta.

Come accedere al bonus energia

Ad oggi per accedere al bonus energia o bollette occorre appartenere ad un nucleo familiare che ha un valore ISEE fino a 15 mila euro. Mentre se si hanno 4 figli a carico l’ISEE può arrivare a 20 mila euro. Inoltre tale aiuto non va in contrasto con Reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza.

Il contratto di fornitura deve essere instestato da uno dei componenti del nucleo familiare con le seguenti caratteristiche: attivo (con erogazione del servizio in corso) o temporaneamente sospeso per morosità; tariffa per usi domestici o (nel caso di bonus sociale idrico), per uso domestico residente. Quindi si ricorda che la misura è valida SOLO per le famiglie e per l’abitazione principale.

Non occorre presentare nessuna domanda, il bonus sarà direttamente accreditato nelle bollette di fornitura. Inoltre rimane anche la possibilità di rateizzare le bollette anche nel prossimo trimestre. In ogni caso senza interessi e in ben 10 rate massimo.

Nel frattempo tutto pronto per il decreto aiuti ter

Il terzo decreto di famiglie ed imprese prevede una risorsa intorno al 13 miliardi. Previste proroghe dei crediti d’imposta per le aziende più piccole ed esercizi commerciali. Si sta lavorando anche sulla legge sulla concorrenza con una prima ricognizione sulla materie delle concessioni pubbliche, comprese balneari ed ambulanti.

Inoltre potrebbe entrare nel nuovo decreto anche una misura, voluta dal Ministro Cingolani, per aiutare le imprese. Si tratta di un prezzo calmierato, a quelle energivore, con una tariffa di 210 euro per chilowattora. Un prezzo che le imprese lamentano essere troppo alto, ma del resto sempre minore di quello attuale di mercato.

 

Francesca Cavaleri

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