Cosa accade se un congiunto viene a mancare senza aver saldato i suoi debiti? L’obbligo di pagamento delle cartelle esattoriali ricade anche sull’eventuale vedovo o vedova e sugli eredi?
Quando una persona cara viene a mancare gli eredi, oltre ad elaborare il lutto, devono anche fare i conti con l’accettazione o meno dell’eredità. E con l’eredità devono accettare o rifiutare anche eventuali debiti. Ma in essi rientrano anche eventuali cartelle esattoriali non pagate?
Il nostro ordinamento prevede che i debiti tributari non vengono meno con il decesso di chi li ha contratti. Gli eredi, quindi, devono rispondere anche del pagamento di eventuali cartelle esattoriali non pagate dal defunto prima del decesso.
Ovviamente possono non accollarsi il debito rifiutando l’eredità entro 10 anni dall’apertura della successione. In questo modo non ereditano l’obbligo di saldare gli eventuali debiti tributari.
Ogni erede, tra l’altro, risponde dei debiti in questione in percentuale sulla base della quota ereditaria. L’erede, quindi, accettando l’eredità diventa a sua volta debitore dovendo rispondere in prima persona e con il proprio patrimonio delle pendenze del de cuius.
Ma in questo ambito occorre una precisazione. Agli eredi può essere richiesto dall’Agenzia delle Entrate Riscossioni il pagamento del debito contratto ma non somme a titolo di sanzioni visto che quest’ultima non si trasmette agli eredi.
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