Concorso in magistratura settembre 2022: tutte le novità per i neo laureati

Entro il mese di settembre 2022 è attesa la pubblicazione del nuovo bando di concorso in magistratura. Saranno 400 i posti disponibili e grazie alla Legge Cartabia l’accesso sarà aperto anche ai neolaureati.

Nuovo concorso in magistratura con accesso ai laureati

Accedere alla magistratura nel tempo è diventato sempre più difficile e dispendioso perché tra i requisiti previsti per l’accesso c’era l’aver seguito corsi presso le Scuole di Specializzazione alle professioni legali o tirocini. Corsi che, oltre a richiedere tempo ed energia, purtroppo richiedono anche esborsi economici non da poco. Proprio questa caratteristica aveva generato critiche da parte di coloro che hanno il sogno di accedere alla magistratura. Per avere un’idea, si può ricordare che il corso di specializzazione alle professioni legali presso l’Università Bocconi, cosa 3.800 euro. Non va meglio all’università di Torino dove coloro che non hanno la borsa di studio accedono con circa 3.000 euro.

Già con  la legge di delega alla riforma delle Giustizia era prevista la possibilità di rendere più snelle le procedure per accedere al concorso in magistratura. Ora con il decreto Aiuti Ter questa possibilità si è concretizzata. L’inserimento della norma nel decreto indica che c’è la volontà di snellire le procedure già dal prossimo bando che è stato annunciato per il mese di settembre 2022.

Laurea quadriennale e uso del PC al prossimo concorso in magistratura. A giorni il bando

In base alle regole dettate dall’attuale ministro della Giustizia Cartabia, basterà la laurea magistrale in Giurisprudenza per poter accedere, deve però trattarsi di una laurea conseguita dopo la frequentazione di un corso di durata almeno quadriennale, non possono quindi accedere coloro che hanno conseguito una lurea triennale.

Le nuove regole hanno l’obiettivo di velocizzare il concorso in magistratura visto che vi è un elevato numero di posti scoperti. Con procedure più snelle per il concorso sarà possibile anche rispettare gli impegni presi con il PNRR che prevedono anche lo smaltimento dell’arretrato giudiziario. Questa misura va nella stessa direzione offerta dalla definizione agevolata delle liti tributarie pendenti.

Non è questa l’unica novità prevista, infatti la prova con molta probabilità sarà svolta con l’uso di un computer per l’esecuzione delle prove. Non è ancora dato sapere se la prova potrà avvenire solo presso sedi comuni oppure anche in modalità smart.

Nadia Pascale

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