Il Superbonus 110% vede oggi molti cantieri bloccati, la causa principale sono le nuove norme, indicate soprattutto nella circolare 23/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate che rendono difficile optare per la cessione del credito. Vediamo come provare a sbloccare i fondi.
La circolare 23/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate prevede la responsabilità in solido tra il beneficiario e il cessionario del credito di imposta nel caso di lavori dichiarati e non eseguiti. Ciò ha indotto gli intermediari finanziari, come banche e Poste Italiane a porre particolare attenzione prima di acquistare i crediti del Superbonus 110% da parte dei beneficiari.
La circolare infatti sottolinea che ci sono elementi da considerare particolarmente rilevanti al fine di rilevare tentativi di frode e a cui porre attenzione, tra questi vi sono i lavori dichiarati, ma non effettuati e il non rispetto dei tempi previsti. Ricordiamo che il 30 settembre scade il termine per l’esecuzione del 30% dei lavori da parte dei proprietari di immobili unifamiliari. Sono sintomo di tentativi di frode anche l’incongruenza tra il valore dell’immobile e il valore dei lavori per i quali si chiede la cessione del credito.
L’Agenzia delle Entrate richiede quindi ai potenziali beneficiari di porre particolare attenzione alle operazioni di acquisto, infatti nel caso in cui dai controlli dovessero emergere delle anomalie il cessionario sarà ritenuto responsabile in solido con il beneficiario e quindi potrebbe non ottenere il rimborso del credito di imposta. Si chiede all’intermediario di effettuare verifiche sullo stato dei lavori e di documentare le stesse anche attraverso rilievi fotografici. All’intermediario si chiede di adottare la specifica diligenza professionale nel valutare le cessione del credito inerente il Superbonus 110%.
Fatta questa lunga premessa, appare evidente che per poter sbloccare i lavori e velocizzare le operazioni di cessioni del credito è opportuno per il potenziale beneficiario effettuare rilievi fotografici costanti fin da prima dell’inizio dei lavori in modo da dimostrare lo stato iniziale dell’immobile e in seguito ulteriori rilievi fotografici che dimostrino l’avanzamento dei lavori eseguiti. In questo modo anche per l’intermediario finanziario a cui si vuole cedere il credito sarà più semplice stipulare l’atto senza timore di non riuscire a ottenere il riconoscimento del credito di imposta.
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