17Il superbonus è una misura sempre in continuo aggiornamento. In cassato l’ok per procedere alle cessioni del credito, occorrono chiarimenti.
Il Governo ha trovato l’accordo per far ripartire il superbonus e le imprese edili. Le parti interessate alla misura hanno tirato un respiro di sollievo visto che era tutto fermo. Tuttavia lo sblocco sulle cessioni dei crediti è stata approvata all’interno del Decreto aiuti bis.
Ma ancora non è legge, quindi non si potrà procedere se prima non arrivano alcuni chiarimenti. Il testo deve essere convertito in legge, anche se i tempi sono molto stretti e si rischia di arrivare a cavallo con le elezioni previste per il prossimo 25 settembre. Ciò che si spera è che la pubblicazione arrivi presto e anche la circolare con chiarimenti e istruzioni da parte dell’Agenzia delle entrate. L’ente che come sempre si occupa di spiegare come rimettere il settore edilizio in moto e come procedere con le cessioni.
L’Abi, associazione che rappresenta il sistema bancario italiano e l’Ance, associazione nazionale costruttori edili, hanno subito richiesto un tavolo di lavoro “per analizzare le tematiche riguardanti il rapporto banche e imprese edili“. Ma anche per capire “il pieno funzionamento della cessione dei crediti rivenienti dai bonus edilizi, con l’obiettivo di contribuire a creare le migliori condizioni per il pieno funzionamento del mercato delle cessioni“.
Proprio perché le cessioni dei crediti sono stati il nocciolo duro della questione. Quindi si rimette all’Agenzia delle entrate rivedere la circolare di giugno ed aggiornarla in merito alle nuove norme. La circolare forniva alcuni chiarimenti sul superbonus applicabile in base alle diverse categorie di soggetti beneficiari, degli interventi interessati e delle spese ammesse all’agevolazione. Infine conteneva anche la specifica in merito alla scelta tra lo sconto in fattura e la cessione del credito con le corrispondente detrazioni spettanti ed adempimenti previsti.
L’Agenzia delle entrate avrà il compito di definire il concetto di “dolo o colpa grave” nelle cessione dei crediti edilizi. In altre parole capire quando si configureranno questi comportamenti illeciti. Non solo, dovrà quindi definire la documentazione necessaria da produrre da una parte e dall’altra alleggerire i rischi di responsabilità. Ma finché l’approvazione della soluzione al blocco delle cessioni dei crediti non diventa legge, l’ente non potrà fare che aspettare, ma lavorarci nel frattempo.
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