Assegno Unico: a chi spettano maggiori importi e arretrati?

Assegno unico maggiorazioni disabili

Il decreto Semplificazioni ha previsto aumenti dell’Assegno Unico e Universale (istituito con il decreto legislativo 230 del 2021), gli stessi sono in favore delle famiglie in cui siano presenti dei disabili. L’INPS con il Messaggio 3518 del 27 settembre 2022 ha dato seguito alle indicazioni del decreto citato e, di conseguenza, saranno erogati i nuovi importi, la novità importante è che gli stessi sono retroattivi e quindi la loro erogazione parte dal mese di marzo 2022. Ecco cosa cambia per i percettori dell’Assegno Unico e Universale disabili.

Quali sono gli importi previsti dalla normativa dell’Assegno Unico per i disabili?

La prima cosa da dire è che le maggiorazioni previste sono assegnate solo in caso di disabilità media, grave o gravissima. In secondo luogo il decreto semplificazioni riconosce il diritto alle maggiorazioni solo per un anno e questo vuol dire che le stesse saranno erogate con gli arretrati maturati dal 1° marzo 2022, ma fino al mese di febbraio 2023. In seguito a tale data decadranno in modo automatico.

Le regole originarie prevedevano:

  • Fino a 18 anni Assegno Unico e Universale di 175 euro con Isee inferiore a 15.000 euro (importi a scalare con Isee superiore) a cui si aggiunge una maggiorazione pari a 105 euro per figli disabili non autosufficienti; maggiorazione di 95 euro per figli con disabilità grave; maggiorazione di 85 euro per figli con disabilità media;
  • da 18 a 21 anni la maggiorazione ha una componente fissa di 80 euro e un’ulteriore componente legata all’ISEE che varia da 25 a 85 euro in più al mese.
  • disabili con età superiore a 21 anni percepiscono 85 euro mensili se l’ISEE ha valore inferiore a 15.000 euro, per importi superiori, l’assegno viene modulato in base al reddito.

Maggiori importi e arretrati: ecco a chi spettano e quanto devono ricevere

Con le nuove disposizioni invece:

  • Figli disabili minorenni: restano le regole invariate;
  • disabili tra 18 e 21 anni sono parificati ai figli minorenni e quindi percepiscono gli stessi importi che abbiamo visto sopra per i minorenni;
  • età superiore a 21 anni potranno percepire l’Assegno Unico Universale di 175 euro se l’ISEE è inferiore a 15.000 euro, altrimenti viene modulato.

Come ribadito dall’INPS, tali importi sono retroattivi al primo marzo 2022 e restano in vigore fino a febbraio 2023. Tornano di seguito in vigore gli importi iniziali previsti dal decreto legislativo 230 del 2021 istitutivo dell’Assegno Unico e Universale.

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