Bonus 200 e 150 euro lavoratori autonomi e professionisti. Stop del Ministero del lavoro

Una tegola inaspettata sta cadendo sulle teste dei lavoratori autonomi e professionisti: il Ministero del Lavoro ha invitato le casse previdenziali a fermare i pagamenti del bonus di 200 euro e di 150 euro messi a disposizione dal Governo Draghi come misura anti-inflazione. Ecco perché.

Ministero del Lavoro: stop ai pagamenti del bonus di 200 euro e 150 euro a lavoratori autonomi e professionisti

Il bonus di 200 euro previsto nel decreto Aiuti Bis e di 150 euro previsto nel decreto Aiuti Ter è stato pagato ( il bonus di 150 euro è ancora in pagamento) senza particolari problemi a lavoratori dipendenti e pensionati, invece per i lavoratori autonomi e professionisti è stato necessario attendere ulteriori istruzioni operative. Le stesse prevedevano che le casse di competenza, ad esempio Gestione Separata Inps, cassa forense e le altre, per un totale di 17 casse, settimanalmente inviassero i dati degli importi erogati al Ministero del Lavoro con le informazioni relative alle istanze presentate e quelle accettate.

Era compito delle Casse anche monitorare gli importi erogati in modo che nel complesso non si superasse il limite dei fondi disponibili (plafond). Certamente coordinare 17 casse non è facile.  Di fatto dal 26 settembre 2022 lavoratori autonomi e professionisti hanno avuto la possibilità, ciascuno attraverso la piattaforma messa a disposizione dalla propria cassa previdenziale, di inoltrare la domanda per ottenere il bonus di 200 e di 150 euro. Ora dal Ministero del Lavoro arriva la richiesta alle varie Casse di sospendere i pagamenti in essere.

Cosa vuol dire? La risposta è molto semplice, lavoratori autonomi e professionisti che ancora non hanno ricevuto gli importi, molto probabilmente non li riceveranno perché i fondi potrebbero non bastare. Lo stop potrebbe essere temporaneo, come molti sperano, infatti in questo frangente è necessario riorganizzare internamente alle Direzioni Generali del Ministero il sistema di monitoraggio in modo da capire se residuano ancora fondi e in che limite è possibile rimetterli a disposizione dei lavoratori interessati. Già questa sera potrebbero esserci novità.

Si potrebbe ovviare a questa difficoltà solo con un altro stanziamento di fondi che però dovrebbe arrivare dal prossimo governo.

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