Il bonus asilo nido prevede per le famiglie che hanno figli iscritti alle scuole dell’infanzia la possibilità di ottenere un bonus di ammontare compreso tra 136 euro mensili e 272 euro ( in base all’Isee). L’Inps ha reso noto che nel frattempo sono già finite le risorse. Ecco cosa succederà alle famiglie.
Il bonus asilo nido nasce con l’obiettivo di favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro e soprattutto permettere alle donne dopo la gravidanza di poter ritornare a lavoro. Si tratta di un rimborso delle spese effettivamente sostenute dai genitori per l’iscrizione dei figli al nido (privato o pubblico autorizzato). Ogni bambino può fruirne per un periodo massimo di 11 mesi l’anno.
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Nel frattempo a causa della mole di domande presentate i fondi sono esauriti e questo ha portato a protocollare molte domande con riserva, questo vuol dire che le domande sono accolte in quanto aventi tutti i requisiti per poter accedere al beneficio, ma di fatto non possono essere smaltite a causa dei fondi terminati. L’Inps ha già provveduto a chiedere al governo di rifinanziare la misura, ma nel frattempo i genitori non potranno avvalersene.
Si è detto che i genitori possono fruirne per un periodo massimo di 11 mesi l’anno, ma capita che alcuni genitori preferiscono fruirne per un periodo più breve, questo vuol dire che già a fine anno potranno liberarsi delle risorse dovute alla mancata fruizione da parte di coloro che già hanno ottenuto riscontro positivo alla propria istanza. Le stesse saranno distribuite vagliando in ordine di arrivo le domande già presentate.
I numeri delle domande protocollate con riserva sono elevati. Infatti nel corso degli anni questa misura ha avuto un sempre maggiore successo di richieste. Nel 2022 le risorse disponibili 553,8 milioni di euro mentre nel 2020 erano 197 milioni di euro. L’Inps non si spiega numeri così importanti, infatti le domande del 2022 già acquisite per il 2022 sono 365mila, mentre altre 61.565 sono protocollate con il meccanismo della riserva. Molte di queste non troveranno alcun riscontro nel caso in cui non si dovesse provvedere a un nuovo finanziamento.
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