Bonus diabete? E’ una bufala si chiama indennità di accompagnamento

Il bonus diabete è una notizia apparsa un po’ ovunque e che è piaciuta a molti. Ma c’è un problema, non esiste. E’ tutta una bufala ed ecco il perché.

Bonus diabete, in realtà si chiama indennità di accompagnamento

Il diabete è una malattia cronaca caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. Secondo i dati Istat la prevalenza del diabete in Italia è di circa il 5,9% oltre 3.5 milioni di persone ne soffrono, anche con un trend in aumento negli ultimi anni. Sono davvero tante le persone, tanto che per un errore si è parlato negli ultimi mesi dell’esistenza del bonus diabete.

Solo che in realtà non esiste alcun bonus. Invece al suo posto è riconosciuta un’indennità di accompagnamento come qualsiasi altra persona invalidità con problemi di deambulazione. Quindi è un’indennità più generale e non riferita ad una specifica patologia, come in questo caso il diabete. Molte associazioni che trattano questa malattia hanno tenuto a fare questa precisazione.

Bonus diabete, non esiste, ma cosa prevede l’indennità?

Non esiste il bonus diabete e questo è chiaro. Ma a dire il vero non ci sono delle agevolazioni specifiche per questa malattia. Tuttavia esistono delle indennità più generiche che permettono di avere i seguenti aiuti:

  • pensione di inabilità per invalidità al 100% per un importo di 291,98 euro per 13 mensilità;
  • assegno di invalidità civile se l’invalidità è compresa tra il 74% e il 99% per un importo di 291,69 per 13 mensilità;
  • indennità di accompagnamento riconosciuta soltanto se si hanno difficoltà di camminare e l’impossibilità di compiere azioni della normale vita quotidiano. Per queste persone è riconosciuta un’indennità di 525,17 euro per 12 mensilità.

Quest’ultima opzione è quella che per molti è stata definita come bonus diabete, ma che come si legge non fa nessun riferimento alla patologia. Tuttavia per richiederle occorre andare dal medico di famiglia e fare gli opportuni controlli e visite per poter dimostrare il grado di invalidità ed avviare la procedura.

Come si possono richiedere le indennità?

Il medico di famiglia avvia l’iter dopo che sono state fatte le visite specialistiche previste per ogni singola malattia. Qualora gli esiti fanno emergere una situazione in cui sono previste delle indennità, sarà lo stesso medico ad inoltrare domanda presso l’INPS. Una volta ricevuta la domanda, l’Ente Nazionale di previdenza sociale invierà una comunicazione alla persona per presentarsi, previo appuntamento, davanti ad una commissione medica. La commissione valuterà se accettare o meno la domanda e invierà una comunicazione con l’indicazione della percentuale di invalidità e quindi a quale agevolazione prevista dalla legge 104 si ha diritto.

 

 

 

 

Francesca Cavaleri

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