Caro energia elettrica: chiesta la proroga del mercato tutelato

bolletta luce

Il costo delle materie prime energetiche è ormai fuori controllo e si avverte forte l’esigenza di tutelare i consumatori e le imprese dal caro energia in modo che possano far fronte ai costi dei consumi. Tra le proposte che arrivano da Confcommercio c’è la proroga del mercato tutelato o di maggior tutela. Ecco perché.

Tariffe senza sosta nel mercato libero

Il regime di tutela per il mercato del gas dovrebbe terminare a gennaio 2023, mentre per il mercato dell’energia elettrica dovrebbe terminare un anno dopo e quindi nel mese di gennaio 2024. Questo vuol dire che i clienti del mercato di maggior tutela devono scegliere un operatore del mercato libero prima delle scadenze indicate.

Viene però rilevato che nel tempo le tariffe applicate dagli operatori del mercato libero sono molto aumentate, più di quelle del mercato tutelato. Deve essere ricordato che le tariffe nel secondo caso sono aggiornate trimestralmente da ARERA (Autorità per la Regolazione per Energia Reti e Ambiente) in basi ai costi delle materie prime. L’ultimo aggiornamento per le tariffe elettriche vi è stato il 1° ottobre e ha visto un aumento del 59%. Aumento calmierato grazie all’intervento di Arera, infatti il rischio era un aumento del 100%.

La stessa Arera ha però dichiarato che ora l’aggiornamento, in via provvisoria ed eccezionale, sarà effettuato mensilmente, in questo modo appena vi sarà una riduzione dei costi dell’energia la stessa sarà vigente in favore dei clienti che sono ancora nel mercato tutelato ( Servizio Elettrico Nazionale).

Proroga del mercato tutelato: confronto tra le tariffe

Confcommercio ha sottolineato che le tariffe nel mercato libero rispetto a un anno fa sono aumentate del 78%, mentre il mercato tutelato offre maggiori tutele per i consumatori. Secondo i dati rilevati da Istat, l’aumento delle tariffe della luce nel mercato tutelato in un anno è del 57,3% mentre le tariffe del mercato libero hanno avuti incrementi a 3 cifre, circa 135,9%.

Sulla stessa linea di Confcommercio è Codacons, il quale ha sottolineato che nel mercato libero solo l’8,85% delle proposte è inferiore al prezzo praticato nel mercato tutelato. Per il gas la percentuale sale al 14,58%. Codacons sottolinea che chi oggi in virtù di un vecchio contratto sta pagando con il mercato libero tariffe più basse rispetto a quelle del mercato tutelato, al rinnovo del contratto dovrà subire aumenti astronomici delle tariffe che non saranno solo legati all’aumento del costo dell’energia, ma prevederanno anche una sorta di recupero rispetto a quanto non pagato finora. Proprio per questo il Codacons chiede che sia posticipata la fine del mercato tutelato. Auspicio arrivato nei giorni scorsi anche da Arera.