Il titolare di legge 104 gode di una serie di esenzioni. Ma sembra che la tassa sui rifiuti non rientri tra queste, ma non è sempre detto.
La legge del 5 febbraio 1992, n. 104 non prende in esame nessun tributo inerente alla tassa sui rifiuti o alla Tari. La tari è gestita a livello locale e prevede delle tariffe in base alla quantità di rifiuti prodotta. La legge 104 si ricorda che nasce con l’obiettivo di garantire il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata. Inoltre ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società.
Tuttavia ad oggi, la legge sui rifiuti è disciplinata dalla legge 143 del 2013, mentre l’articolo 52 della legge del 15 dicembre 1997, 446 regola l’autonomia dei comuni e delle province nella definizione dei tributi. Infatti i comuni possono decide anche eventuali riduzioni o esenzioni della tassa.
A questo punto per capire se si ha diritto o meno all’esenzione o alla riduzione, occorre rivolgersi al Comune in cui si risiede. Lì si può chiedere informazioni ed eventualmente fare la richiesta. Proprio perché deve essere il Comune ad autorizzare o concedere l’autorizzazione. Quindi occorre rivolgersi all’Ufficio Tributi di appartenenza. Qui di solito occorre produrre la documentazione di invalidità.
Quindi nei comuni in cui non è prevista alcuna esenzione o riduzione, il titolare di legge 104 deve pagare la tassa sui rifiuti. Anche perché se all’interno del nucleo familiare, è chiaro che viene prodotta della spazzatura, che comunque va smaltita, indipendentemente dalla propria salute fisica. Diciamo che questa è la giustificazione comunemente più usata.
Ci sono alcuni comuni che comunque prevedono delle riduzioni. Ad esempio il Comune di Benevento, all’art.21 del Regolamento comunale prevede che se all’interno del nucleo familiare vi è un sordomuto, cieco assoluto o portatore di handicap invalido al 100%, ed ISEE non superiore a 5 mila euro, si ha diritto ad una riduzione del 30% sulla tassa sui rifiuti. Anche nel Comune di Jesi (AN): la riduzione prevista è del 30% all’art. 15 del Regolamento comunale. L’invalidità civile deve essere al 100% o in situazione di handicap perenne in base alla 104/92.
Infine ci sono comuni in cui la deduzione sale al 50%. E’ il caso ad esempio del Comune di Pontedera (PI). Qui la riduzione prevista è del 50% per i nuclei famigliari con portatori di handicap riconosciuti ai sensi della 104 certificati. Si precisa l’obbligo della presentazione della denuncia e di documentazione comprovante.
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