Costruire casa senza permessi: come e quando è possibile

Quando è possibile e in che modo, costruire una casa senza dover richiedere permessi? Queste due domande troveranno risposta nella nostra rapida ed essenziale guida.

Costruire casa senza permessi è possibile?

Innanzitutto, prima di creare falsi miti e false illusioni, va specificato che l’installazione permanente di una casa, immobile o mobile senza concessione è un reato configurato come abusivismo edilizio.

Quindi, un vero e proprio veto per quanto riguarda la concessione edilizia. Tutto ciò, a meno che non si tratti di una struttura ricettiva all’aperto, che sia dotata di un allacciamento puramente temporaneo.

Occorre sapere che un permesso di costruire è richiesto pure per l’installazione di prefabbricati in legno, case mobili, camper, e roulotte, utilizzati come abitazioniambienti di lavoro o magazzini.

Ma, allora, come e quando è possibile costruire senza permessi?

Dunque, per quanto è evidente, costruire una casa prefabbricata destinata a esigenze non temporanee sprovvisti dei permessi documentati e dei titoli abilitativi è reato.

Vi è però una sola ipotesi tollerata dalla legge, ed è quella in cui sussistano contemporaneamente i seguenti parametri:

  • la collocazione del prefabbricato deve essere all’interno di una “struttura ricettiva all’aperto”;
  • l’ancoraggio al suolo deve essere temporaneo;
  • l’autorizzazione all’esercizio delle attività deve essere conforme alla legislazione regionale;
  • destinazione turistica, quindi occasionale e a tempo limitata.

Ad ogni modo, come sottolineato nel paragrafo precedente, l’aspetto relativo a permessi, progetti e concessioni, deve avere valutazione variabile, caso per caso e vi saranno delle differenze procedurali ed operative in base alla disciplina adottata dai diversi Comuni di appartenenza.

Case in legno: normativa sui permessi

Stando all’ Articolo 6 del Testo Unico dell’edilizia viene fatto chiarimento che salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, mantenendo il rispetto della altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e in particolare delle disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 490, del 29 Ottobre 1999, alcuni interventi possono essere eseguiti senza la necessità di possedere il titolo abitativo. 

Di seguito vediamo quali sono questi casi specifici:

  • quegli interventi riguardanti la manutenzione ordinaria, ossia quegli interventi edilizi inerenti le opere di riparazione, sostituzione e rinnovamento delle finiture degli edifici e quegli interventi inerenti l’integrazione od il mantenimento in efficienza degli impianti tecnologici esistenti già;
  • quegli interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, i quali non comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni, cioè di manufatti che vadano ad alterare la sagoma dell’edificio;
  • inoltre, anche le opere a carattere temporaneo per attività di ricerca del sottosuolo, di carattere geo-gnostico ed eseguite in aree esterne al centro edificato.

Necessario, però porre l’attenzione sull’ultimo passaggio.

Tale tipo di opere dovranno essere rimosse al termine della loro temporanea necessità. E’ previsto per esse un termine e la legge consente dunque di costruire senza titoli abilitativi in caso l’opera sia destinata a soddisfare un’esigenza temporanea.

Inoltre, si può affermare che una casetta prefabbricata in legno di piccole dimensioni (ovvero dalle dimensioni dai 6 ai 20 metri quadri) rientrerebbe nella materia definita edilizia libera. Pertanto tali strutture necessiteranno solamente di una semplice comunicazione di installazione.

Edilizia libera: quali categorie

Quando si parla di Edilizia libera si fa riferimento a quell’insieme dei lavori in casa che si possono fare senza chiedere determinate autorizzazioni al Comune o senza necessità di depositare documenti e comunicazioni per l’avvio della attività, per cui non è necessario un permesso di costruire.

Si può ben dire, in linea di massima, che le varie regioni ed i comuni italiani hanno stabilito una regola più o meno comune per differenziare le strutture che necessitano di Denuncia di Inizio Attività (DIA) oppure di un Permesso di Costruire (PDC), rispetto a quelle che possono essere realizzate senza alcuna autorizzazione.

Nello specifico, vi rientrano i gazebo, gli stand fieristici, i servizi igienici mobili, tensostrutture, pressostrutture e assimilabili, elementi espositivi, aree di parcheggio provvisorio, che siano nel rispetto dell’orografia dei luoghi e della vegetazione ivi presente.

Questo dunque è quanto di più utile e necessario vi fosse da sapere in merito alla non possibilità di costruire casa senza permessi.

Davide Scorsese

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