Imu e coniugi è un argomento che ha interessato una nostra lettrice, che ci ha chiesto un parere in merito alla questione. Ma è un caso molto comune, vediamo insieme.
Il 30 maggio 2022 pubblichiamo un articolo sui coniugi che hanno delle residenze diverse e come pagare l’Imu in questa situazione. Ecco il quesito della nostra lettrice, la Signora G:
Io e mio marito abbiamo separazione dei beni e due residenze diverse. Lui ha una prima casa ed io non ho prima casa perché abito nella casa di mia mamma ( possesso 75% mia mamma 25% mia) ma essendo coniuge erede la casa la dichiara lei e lei non paga imu. A novembre 2021 il comune di mio marito ha mandato una cartella retroattiva del 2017 per evasione imi sulla casa di mio marito ( importo elevatissimo considerando che più di un terzo e’ mora). Abbiamo fatto ricorso in autotutela ma il comune ce lo ha rigettato reputando che essendo sposati senza alcuna sentenza del tribunale i coniugi devono avere residenza unica. Mi hanno chiesto anche delle sentenze della cassazione dove si vede che situazioni analoghe alla mia hanno ottenuto l’esenzione.
Il caso della Signora G. è davvero molto comune. E’ possibile che due coniugi possano vivere in due residenze diverse. Questo è servito per molti per eludere l’Imu proprio perchè è una prima casa per entrambi.
Il Decreto legge del 21 ottobre 2021, n.146 consente l’esenzione dall’imposta come abitazione principale per uno dei due immobili. Il decreto prevede che “nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relaziona al nucleo familiare si applicano solo per un immobile. L’immobile va scelto dal nucleo famigliare“.
Tra l’altro l’applicazione della legge ha anche effetto retroattivo, quindi è probabile che le arrivino le altre cartelle. Quindi in pratica conviene che per il comune lei e suo marito decidiate l”immobile oggetto di esenzione, gli altri vanno pagati, tutti. La norma parla di nucleo familiare, quindi non ha importanza la separazione dei beni, che di solito è più legata a motivi fiscali.
La sentenza della Corte Costituzione n.230 del 13 ottobre ha dichiarato illegittime le norme che prevedono il diritto all’esenzione IMU esclusivamente sull’abitazione che è sede della residenza anagrafica e della dimora abituale non solo del contribuente ma anche del proprio nucleo familiare. Quindi secondo questa nuova sentenza l’Imu sulla seconda casa non si paga solo se questa risulta essere la residenza anagrafica e dimora abituale del suo proprietario. Come dimostrarlo? Le bollette e i consumi permettono di dimostrare se l’immobile è abitato o meno.
Per ulteriori informazioni o dubbi è possibile scrivere a Cavaleri.francesca.agata@gmail.com, insieme alla Redazione di Infoiva cercheremo di essere d’aiuto.
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