Intestare casa ad un figlio senza donazione: le due vie

Intestare casa ad un figlio è possibile, anche senza dover sostenere le spese notarili. Ci sono due modi per farlo, eccoli.

Intestare casa ad un figlio, la donazione

Intestare casa ad un figlio è certamente possibile. Attraverso la classica donazione è possibile trasferire la proprietà, con atto  del Notaio che provvederà alla registrazione presso i registri pubblici immobiliari. Certo l’operazione prevede anche dei costi, perché oltre alle tasse, c’è anche la parcella del Notaio. Tuttavia nonostante i costi è la via più scelta dagli italiani.

Anche se la donazione presenta dei limiti dovuti alla possibilità, di eventuali altri eredi di impugnare la donazione. E anche nella vendita immobiliare, un immobile che deriva da donazione, non è particolarmente amato dalle banche, proprio per il rischio di impugnazione. Infine esistono anche altre strade, per intestare casa ad un figlio, a dire il verso sostanzialmente due.

Intestare casa ad un figlio, l’usucapione

Se non si vuole scegliere la via della donazione, esiste l’usucapione. Chi possiede un bene altrui per almeno 20 anni, senza che il proprietario ne rivendica la restituzione può “intestarselo”. Quindi in teoria un genitore può dare casa al figlio, che può viverci, e dopo 20 anni intestarselo. La dimostrazione è semplice bastano le bollette di acqua e luce o gestire il bene in tutte le sue parti.

In questo caso specifico è chiaro che le due parti sono d’accordo. Ma si deve comunque andare dal giudice e fare la procedura per l’usucapione. Da calcolare anche le spese per eventuale mediazione obbligatoria, che comunque le parti devono sostenere. Poi sarà emessa sentenza, che va registrata. Quindi a questo punto forse la donazione è più conveniente soprattutto in termini di tempo, la giustizia in Italia ha tempi molto lunghi.

Separazione e testamento  olografo

Altro sistema per trasferire un bene al figlio e senza costi è quella della separazione consensuale. Si verifica quando i genitori sono sposati ma hanno l’obbligo di mantenimento dei minore, come previsto dalla legge. In sede di separazione personale o di divorzio, si può scegliere di trasferire la proprietà degli immobile ai figli.

Infine esiste anche il testamento olografo. Il testamento olografo è un tipo di testamento definito dall’art. 602 del codice civile: è il testamento scritto per intero, datato e sottoscritto di mano dal testatore. Ma tuttavia ci sono spese legate alla pubblicazione dello stesso. Il testamento se però non prevede costi, lo stesso non può dirsi in caso di rivendita. Perché una regola basilare della vendita immobiliare è che tutti i passaggi della proprietà devono essere chiari, come una catena con tutti i trasferimenti regolari.

 

 

 

 

Francesca Cavaleri

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