La quota 41 per i lavoratori precoci prevede una serie di requisiti che occorre avere. Facciamo un pò di chiarezza sul pensionamento di questa categoria.
Le pensione è un diritto di ogni lavoratore. Esistono comunque i lavoratori definiti “precoci”, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare prima del compimento dei 19 anni. Ma sono iscritti all’assicurazione generale obbligatoria INPS o alle sue forme sostitutive o esclusive. Questa categoria di lavoratori, con almeno un anno di contribuzione effettiva, antecedente al compimento del diciannovesimo anno di età, possono accedere alla pensione anticipata con il requisito quota 41.
Sono lavoratori coloro che hanno lavorato per almeno 12 mensilità di contribuzione per periodi di lavoro effettivi, prima del compimento del 19 anno di età. Ma devono far parte delle seguenti categorie: disoccupati, disabili gravi o caregivers. Oppure essere addetti ad attività usuranti o con mansioni gravose. In caso di disabili occorre un’ invalidità superiore o uguale al 74%, accertata dalle competenti commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile. Infine per addetti ad attività usuranti si fa riferimento a: linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo.
In merito ai requisiti contributivi l’Inps ha fatto alcune precisazioni con la circolare n.99 del 2017. Infatti ha specificato che la dicitura contribuzione per periodi di lavoro effettivi deve considerarsi come contribuzione obbligatoria dovuta per periodi di prestazione di lavoro effettivamente svolta. Pertanto si esprime in giorni, settimane e mesi riferiti all’anzianità contributiva utile per il diritto e la misura secondo le discipline vigenti presso le varie forme assicurative previdenziali.
Entro il 31 dicembre 2026, i lavoratori precoci aver maturato i requisiti fino ad ora detti. Ma attenzione questa data non deve interpretarsi come scadenza della norma. Anche perché la stessa norma è già ben strutturata. Bensì è riferito solo al fatto che in quella data finisce il congelamento dei requisiti. E quindi dal primo gennaio 2027 potrebbe essere richiesti altri contributi o altre caratteristiche per poter accedere.
Pertanto la norma quota 41 per i lavoratori precoci con tutte le caratteristiche fin ora esposte saranno valide per tutto dicembre 2026. Mentre dall’anno 2027 le “regole del gioco” potrebbe cambiare e quindi l’Inps potrebbe richiedere ulteriori o diversi requisiti per poter presentare domanda di pensionamento. Sempre se non venga introdotta, in questi prossimi anni, una nuova riforma sulle pensioni che possa coinvolgere tutte le categorie di lavoratori.
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