Rivalutazione delle pensioni, tutte le novità da ottobre 2022

La rivalutazione delle pensioni parte dal mese di ottobre 2022. Ecco tutte le novità previste da oggi fino a gennaio 2023.

Rivalutazione delle pensioni, il punto della situazione

La rivalutazione delle pensioni è un’esigenza obbligatoria visto la situazione economica in cui si trova l’Italia. Con l’aumento generale del livello dei prezzi e gli stipendi o pensioni sempre uguali, la situazione non può che peggiorare. Soprattutto per i pensionati, che spesso si trovano anche a dover aiutare i propri cari. Pertanto al via la rivalutazione delle pensioni del 2,2% a partire proprio da questo mese.

L’aumento sull’assegno è stato stabilito dal vecchio Governo nel Decreto aiuti Bis per aiutare tutti i pensionati a far fronte al caro bollette e all’inflazione. Tuttavia questo piccolo aumento dovrebbe anticipare di tre mesi il consueto adeguamento al costo della vita che dovrebbe essere a partire dal primo gennaio 2023. 

Rivalutazione delle pensioni, si ma di quanto?

C’ è grande attesa per gli effetti della rivalutazione delle pensioni. A novembre i pensionati riceveranno gli arretrati di da gennaio ad ottobre 2022. Si parla di circa 54 euro netti per coloro che hanno una pensione di importo minore a 2692 euro. Mentre la metà spetta a coloro che ricevono 1.200 euro mensili. Ma conti fatti non sembra essere un grande aiuto rispetto alla crescita esponenziale delle bollette di gas ed elettricità.

Mentre da gennaio dovrebbe essere previste le rivalutazioni per tutti, in rapporto ai tassi di inflazione. Inoltre per le rivalutazioni del prossimo anno, la cifra dovrebbe essere tra i 10 e i 50 euro in più al mese ed in base al valore della pensione. A ciò dovrebbe aggiungersi anche un conguaglio tra i 10 e i 130 euro, tutto dipende anche dal modo in cui divideranno tale intervento. Quindi si attendono i rapporti tra le rivalutazioni e le fasce di reddito dei pensionati.

Quali sono le aliquote previste?

Si parla di previsioni, perché non si esclude la possibilità che il nuovo Governo intervenga diversamente. Magari rendendosi conto che la spesa per riempire il carrello è davvero difficile da fare per tutto il mese. Intanto per le rivalutazioni le aliquote previste sono:

  • 100% per importi fino a 2.6062,32 euro al mese;
  • 80,9% per importi da 2.602,33 e 2.577,90 euro al mese;
  • 77,4% per importi superiori a 2.577,91 euro al mese.

Dal 2023 in base alle perequazioni automatiche dovrebbe esserci un incremento degli assegni mentili tra il 7-8%. Alle condizioni attuali, la spesa per le pensioni dovrebbe aggirarsi in 32 miliardi di euro lordi per i prossimi tre anni. Infine dovrebbero essere 5,7 miliardi nel 2023, 11.2 miliardi nel 2024 e 15.2 miliardi nel 2025.

 

 

 

Francesca Cavaleri

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Francesca Cavaleri

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