Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti ha firmato il decreto di adeguamento delle pensioni al costo della vita. Ecco quanto percepiranno in più gli italiani dal 1° gennaio 2023 con gli aumenti pensioni.
Le pensioni sono adeguate annualmente in base all’indice dell’inflazione. L’adeguamento avviene il 1° gennaio di ogni anno in base ai dati sul costo della vita registrati a inizio novembre. Con il decreto firmato ieri è stata disposta la perequazione con un aumento pensioni del 7,3%. Deve però essere ricordato che quest’anno dal mese di ottobre i pensionati che percepivano un assegno lordo inferiore a 2.692 euro hanno ricevuto un aumento del 2%. Si è trattato di un anticipo rispetto all’aumento pensioni di gennaio 2023 e questo perché l’inflazione troppo elevata ha creato problemi con la gestione delle spese quotidiane. A ciò deve essere aggiunto che nel mese di novembre 2022, gli italiani hanno percepito un ulteriore aumento dello 0,2% che costituisce il conguaglio della perequazione in base all’inflazione reale dell’anno 2021.
Gli aumenti di gennaio sono calcolati sempre in base ai dati provvisori dell’inflazione dell’anno precedente così come rilevati nel mese di novembre. Nel corso dell’anno arrivano però i dati definitivi sull’inflazione e di conseguenza i pensionati, solitamente nel mese di gennaio dell’anno successivo, ricevono questo conguaglio pari alla differenza tra i dati provvisori e i dati reali.
Nel mese di gennaio 2022 i pensionati avevano ricevuto l’importo calcolato su un’inflazione provvisoria di 1,7%, registrata nel mese di novembre 2021. I dati definitivi hanno portato a rilevare un’inflazione reale per il 2021 all’1,9%. Questo implica che i pensionati avrebbero dovuto ricevere nel mese di gennaio 2023 il conguaglio dello 0,2% (differenza tra i dati provvisori e i dati definitivi sull’inflazione 2021). Al fine di agevolare i pensionati, questo conguaglio è stato anticipato al mese di novembre, ecco perché gli importi sono stati superiori rispetto a quanto generalmente percepito. Ricordiamo che nel mese di novembre i pensionati con un assegno inferiore a 1.538 euro lordi hanno ricevuto anche il bonus di 150 euro.
Si è detto che il Ministro Giorgetti ha firmato il decreto che autorizza l’Inps ad aumentare le pensioni del 7,3%. Questo vuol dire che su un importo lordo di 1.000 euro, l’aumento sarà di 73 euro. Naturalmente occorre poi valutare l’effetto delle imposte che sono trattenute dall’assegno pensionistico che dipendono dall’aliquota applicata. Proprio tali aumenti secondo molti potrebbero generare il fenomeno del drenaggio fiscale.
Dai primi dati emerge che l’importo della pensione minima sale da 525,38 a 563,73 euro, l’aumento dovrebbe essere di 38 euro netti. In base ai calcoli effettuati da Il Sole 24 ore, l’aumento per una pensione di 1.000 euro lordi dovrebbe essere di 52 euro netti. Chi percepisce una pensione lorda di 2.000 euro, dovrebbe ricevere un aumento netto di 100 euro.
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