Reddito di cittadinanza abolito, dal 2024 molti italiani lo perderanno

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Il reddito di cittadinanza abolito è una delle espressioni più forti di questo nuovo Governo. Ma come avverrà secondo la nuova manovra?

Reddito di cittadinanza abolito, una scelta coraggiosa

A distanza di un mese dal suo giuramento, Giorgia Meloni, porta al Consiglio dei Ministri la sua manovra. Un lavoro, secondo quanto da lei stessa dichiarato, si basa su due criteri fondamentali: la crescita del tessuto produttivo e la giustizia sociale con l’attenzione alle famiglie e alle categorie più fragili. Nel primo caso si punta verso misure per incentivare il lavoro, nel secondo si tenta di aiutare i nuclei familiari più numerosi e con redditi bassi.

La prima emergenza che il Governo di trova ad affrontare è quella del caro energiaA tal proposito sono stati stanziati ben 21 miliardi di euro. Da una parte per un credito d’imposta passato da 40% a 45% per le aziende per far fronte alla maggiorazione dei costi. Per cui è previsto un credito che si applica su parte dell’aumento che le imprese hanno fatto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dall’altra per le famiglie con l’innalzamento del limite da 12 mila a 15 mila per aver il “bonus bolletta”. Ma la scelta più difficile è quella che riguarda il reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza abolito, occorre incentivare il lavoro

La manovra rispecchia quelle che sono le idee già proposte in campagna elettorale di Fratelli d’Italia. Infatti dal primo gennaio 2024 il reddito di cittadinanza dovrebbe essere abolito per tutti, occupabili e non. Verrà sostituito da una nuova riforma che serve a tutelare chi non può lavorare e i più fragili. Ci sarà un anno cuscinetto, grazie alla mediazione della ministra del Lavoro Maria Elvira Calderone, fino al 31 dicembre 2023.

In questo periodo occorre inserire i lavoratori nel mondo del lavoro con tutti i modi possibili e grazie anche alle agevolazioni che saranno proposte alle imprese. Alla fine il governo ha deciso di ridurre questa finestra a otto mesi. Ma il beneficio si perderà già al primo rifiuto, anche di un impiego per pochi giorni. Il risparmio atteso è stimato di 734 milioni di euro, che il Governo conta di rinvestire per la crescita del tessuto produttivo italiano.

Le parole di Giorgia Meloni in Conferenza

In merito al tema la Premier Meloni si è così espressa: “siamo fedeli ai nostri principi, si continua a tutelare chi non può lavorare, aggiungiamo anche le donne in gravidanza, ma per chi può lavorare si abolirà alla fine del prossimo anno e non potrà essere percepito per più di 8 mesi e decade alla prima offerta di lavoro”. “Vedo forze politiche che chiamano la piazza, va bene tutto però vorrei sapere se chi lo ha pensato lo ha immaginato come uno strumento dello Stato per occuparsi delle persone dai 18 ai 60 anni. C’è gente che lo prende da tre anni, evidentemente non ha funzionato o per alcuni italiani deve andare all’infinito, io credo che lo Stato debba occuparsi di loro a trovare un posto di lavoro“.

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