La stufa a pellet si trova all’interno di molte case degli italiani. Ma potrebbe arrivare anche una multa in merito alla sua istallazione, ecco il perché.
Quest’anno, come non mai, gli italiani si stanno muovendo verso il pellet e altre soluzioni per il riscaldamento di casa . Tuttavia, già lo scorso anno, l’Italia era il primo Paese a livello europeo per numero di apparecchi domestici a pellet istallati, circa 2,2 milioni. Di questi, il 99% è costituito da stufe, inserti e termo camini, cucine e caldaie con potenza inferiore a 35Kw, mentre solo l’1% è composto da caldaie di potenza superiore.
A causa del caro bollette dell’energia e del gas, molte famiglie si stanno spostando dal classico termosifone a metano, ad una scelta più ecologia, puntando sul pellet. Anche se a dire il vero, il suo prezzo rispetto allo scorso anno è raddoppiato. Ebbene un sacco costa circa 12-30 euro contro i 5- 6 dello scorso inverno. Tanto che molti si chiedono se è davvero ancora così conveniente.
La stufa a pellet viene istallata da un tecnico specializzato e certificato che eseguirà il lavoro secondo la norma UNI 10683. Ma nel momento in cui non si esegue in tal modo si potrà incorrere a delle multe molte salate. Anche perché la stufa non può essere posizionata in qualsiasi posto della casa. Tuttavia non può essere messa nei bagni di casa, nella camera da letto o nei monolocali. Il divieto è anche per i box, i garage o in qualsiasi altro ambiente che non ha una buona areazione.
Sopra la stufa a pellet si consiglia di non mettere nulla, o per lo meno non sotto i 40cm. Esiste anche una norma per i mq minimi in cui può essere istallata ed è pari a 6 mq. Infine questo tipo di stufe spesso sono anche usate per arredare un locale, ma attenzione si consiglia sempre di rispettare la distanza di almeno 25 cm tra la stufa e qualsiasi altro elemento, soprattutto se si tratta di tende o tessuti che possono essere facilmente infiammabili.
La messa in funzione di una stufa di questo tipo non è particolarmente difficile, ma comunque deve essere fatta da un tecnico specializzato. Non solo, gli impianti hanno anche bisogno di una revisione obbligatoria annuale, cioè una manutenzione straordinaria. Gli interventi vanno poi registrati sul libretto di impianto, che contiene tutte le caratteristiche del dispositivo. Nel caso in cui non si abbia questo libretto, la sanzione varia da 500 a 3 mila euro.
Mentre per un errata istallazione, che può compromettere anche la salute delle persone che vivono in casa, le multe possono arrivare a 6 mila euro. Pertanto il consiglio è sempre quello di rivolgersi a professionisti del settore che possano evitare spiacevoli sorprese nel caso di controlli a campione.
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