Canone Rai 2023 sarà in bolletta. Ecco chi può chiedere l’esonero

Il canone Rai nel 2023 sarà ancora in bolletta a precirsarlo è il Mef, nel frattempo è ancora prevista la possibilità di chiedere l'esonero

canone rai

Il Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha precisato che nel 2023 il canone Rai sarà concora in bolletta. Ci però sono categorie di persone che possono avere l’esonero, ecco chi sono e come possono ottenerlo.

Esonero canone Rai 2023, come ottenerlo

Il canone Rai è una delle imposte più odiate dai contribuenti, ciò che pochi sanno è che vi sono dei casi in cui è possibile ottenere l’esonero. Lo stesso è riconosciuto a:

  • ultrasettantacinquenni con un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio ( sono escluse dal cumulo badanti);
  • diplomatici e militari stranieri;
  • cittadini intestatari di utenza elettrica che non hanno apparecchi televisivi.

Per poter ottenere l’esenzione dal canone Rai è necessario presentare un’apposita istanza. La stessa deve essere presentata

  • dal 1° luglio al 31 gennaio dell’anno, ad esempio chi ha maturato il requisito anagrafico nel 2022, può chiedere l’esenzione fino al 31 gennaio dell’anno 2023;
  • dal 1° febbraio al 30 giugno per coloro che maturano i requisiti nel primo semestre del 2023.

Chi chiede l’esonero per il fatto di non possedere un apparecchio televisivo deve presentare l’istanza ogni anno, cioè non si rinnova in modo automatico.

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Il canone Rai sarà in bolletta anche nel 2023?

Ricordiamo che nonostante le numerose proposte volte ad eliminare l’accorpamento dell’imposta nella bolletta energetica, continuerà anche il prossimo anno la riscossione in tal modo. La notizia contraria diffusa nei mesi scorsi è stata smentita in modo categorico dal Mef in una nota del mese di novembre 2022. Nella stessa si afferma “Le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate” . Il Ministero infatti ha sottolineato che i “rimproveri” dell’Unione Europea che aveva chiesto all’Italia di eliminare dalla bolletta energetica gli oneri impropri, hanno comunque avuto seguito visto che viene rispettato il principio di trasparenza in quanto tale voce in bolletta è nettamente separata da tutte le altre voci di spesa e quindi non può ritenersi vi sia un disturbo alla “libera concorrenza” tra società fornitrici.

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