Il conto termico 2023 ha lo scopo di incentivare gli interventi mirati ad una maggiore efficienza energetica, e allo sviluppo delle rinnovabili.
Il conto termico incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. Il fondo è gestito dal GSE (Gestore servizi Energetici) che si occupa proprio di stabilire quali sono gli interventi ammessi e chi può accedere agli incentivi.
Tuttavia i beneficiari sono principalmente la Pubblica amministrazione, ma anche le imprese e i privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro anni, di cui 200 destinati alla pubblica amministrazione. La parte restante 700 milioni sono destinati a privati ed imprese. Il Conto termico 2023 è un aggiornamento rispetto a quello introdotto dal D.M. 28/12/2012. Per questo motivo viene anche chiamato Conto termico 2.0.
Il Conto termico 2023 prevede dei bonus economici pari a 65% della spesa sostenuta per il miglioramento dell’efficienza e del risparmio energetico degli edifici. Ma anche la produzione di energia tramite le fonti rinnovabili, settore in cui l’Italia sta cercando sempre più di puntare.
Il GSE eroga gli incentivi che dipendono dalla tipologia e della dimensione degli impianti o dell’intervento. Tuttavia si tratta di rate annuali per una durata massima compresa tra i 2 e i 5 anni. Mentre se però il rimborso è inferiore a 5 mila euro, l’incentivo viene corrisposto in unica soluzione.
Secondo il Gse sono privati le persone fisiche, i condomini e i soggetti titolari di reddito d’impresa o agrario. Tra gli incentivi che danno diritto allo sgravio ci sono:
Nel caso di richiedenti privati l’unica modalità disponibile per ottenere gli incentivi del Conto Termico 2023 è quella dell’accesso diretto, che prevede la compilazione della richiesta entro 2 mesi dalla fine dei lavori, la stipula di un contratto e un iter semplificato. Sul sito del GSE è possibile scaricare i moduli che servono per l’ottenimento del contributo. Ecco la lista dei documenti da presentare in fase di richiesta:
Infine il pagamento per i lavori devono essere effettuati mediante il modello di bonifico ordinario. A differenza di quanto avviene per la richiesta delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le ristrutturazioni, dove vanno utilizzati modelli di bonifico apposito.
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