Mentre la legge di bilancio 2023 è ormai passata alle Camere e deve essere approvata entro il 31 dicembre 2022 al fine di evitare l’esercizio provvisorio, il Governo lavora all’altro importante appuntamento ormai annuale, il decreto Milleproroghe e tra le novità c’è lo slittamento del termine per la presentazione della dichiarazione Imu.
Il decreto Milleproroghe, in base alle prime indiscrezioni, si compone di 22 articoli, come il nome stesso dice contiene proroghe dei termini in scadenza. Tra le proroghe più importanti previste per i prossimi mesi c’è quella relativa alla dichiarazione Imu relativa all’anno di imposta 2021. Il termine attualmente previsto per la dichiarazione Imu è il 31 dicembre 2022, siamo ormai agli sgoccioli e molte persone hanno già provveduto a rendere la dichiarazione, mentre altre sono in procinto di farla, visto che con i tanti giorni festivi previsti, quelli realmente utili sono molto pochi.
A ciò si aggiunge che la sentenza della Corte Costituzionale di ottobre 2022 che ha escluso dai soggetti obbligati a pagare l’Imu i coniugi che hanno due abitazioni e ognuno ha la residenza anagrafica e dimora abituale in una di esse. Situazione che ad esempio si verifica quando i due coniugi lavorano in due città diverse e quindi hanno l’esigenza di avere due abitazioni in uso. La sentenza ha creato dubbi e ritardi tra coloroc he devono presentare la dichiarazione e forse c’è proprio tale motivazione dietro la decisione del Governo Meloni di far trovare questo regalo sotto l’albero, cioè la proroga del termine.
Lo stesso con il decreto Milleproroghe slitta al 30 giugno 2023. Sei mesi in più di tempo per rendere al dichiarazione. Ricordiamo che il decreto Milleproroghe ha la forma del decreto legge, cioè provvedimento caratterizzato da urgenza che entra in vigore immediatamente e che deve essere convertito in legge entro 60 giorni, in caso contrario perde efficacia immediatamente. Questo vuol dire che già nelle prossime ore potrebbe diventare definitivo.
Tra le misure previste anche il rifinanziamento del contratto di espansione che aiuta le aziende in difficoltà finanziarie che favoriscono l’esodo anticipato dal lavoro dei dipendenti vicini alla pensione.
Prorogati per tutto il 2023 anche gli aiuti alle aziende che esportano, hanno filiali o sedi in Ucraina, nella Federazione Russa e in Bielorussia.
Infine, per tutto il 2023 i medici potranno continuare a inviare ricette mediche ai pazienti con e-mail o altri servizi di messaggistica, il servizio era stato introdotto in via eccezionale durante la pandemia ed era in scadenza al 31 dicembre 2022.
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