Isee 2023 come sarà modificato dalla legge di bilancio? Ecco tutte le novità sull’indicatore e sull’eventuale introduzione di altro sistema economico.
Atteso il via libera della manovra da parte della Commissione Europea. Nel frattempo ci si interroga su come cambierà, e se cambierà, anche l’Isee, visto che da questo indicatore dipendono molti bonus ed aiuti alle famiglie. L’ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente, uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica italiana. E’ un indicatore che tiene conto di patrimonio, reddito e delle caratteristiche del nucleo familiare.
Ad oggi tramite il valore Isee sono richiedibili i seguenti contributi:
La legge di bilancio, firmata dal Governo Meloni, sembra muoversi verso una direzione differente. Infatti si spinge verso l’introduzione del quoziente famigliare un nuovo indicatore che dovrebbe sostituire l’ISEE come parametro di riferimento di incentivi e bonus. Tuttavia il quoziente tiene conto non solo del reddito complessivo di una famiglia, ma anche del numero di componenti dello stesso nucleo e la presenza di eventuali persone con disabilità.
Altra novità riguarda la DSU. Infatti se sembra che la Dichiarazione Sostitutiva Unica messa a disposizione dell’Inps abbia un pò declassato l’Isee. Il nuovo testo di legge contiene la seguente disposizione: “A decorrere dal primo luglio 2023, la presentazione della DSU da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata, fermo restando la possibilità di inoltrarla anche per via ordinaria”. Mentre da dicembre 2022 perderà efficacia l’Isee di cui la DSU ne è elemento fondamentale. Sembra che quindi ci siano sei mesi di transitorialità, oppure con il quoziente famigliare cambierà davvero tutto.
Sembrano invece invariati i modi di richiesta dei documenti di reddito. Ad esempio sul sito dell’INPS è possibile ancora scaricare l’Isee precompilato. Infine L’Inps ha previsto anche un nuovo tipo di autorizzazione a procedere con il recupero dei dati obbligatori, attraverso identità digitale. Come sempre occorrono le credenziali Spid, Cie o Cns.
Poi ci si può sempre rivolgere ai CAf, ai Patronati o al proprio professionista. Non resta che aspettare l’attuazione delle novità e capire se l’Isee 2023 sarà definitivamente sostituito dal quoziente familiare, proposto dal Governo, e se ci sarà un periodo di transizione e i tempi necessari.
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