La stufa a bioetanolo è una scelta economica, ecologica anche se poco diffusa. Ma conoscere alcuni dettagli potrebbe fare la differenza, eccoli.
La stufa a bioetanolo è una soluzione, non molto nota, come la stufa a pellet, ma sicuramente rivela delle importanti novità. Infatti a breve potremmo dire addio al classico riscaldamento ed abbracciare una soluzione di questo tipo. Si tratta di stufe anche belle esteticamente, e soprattutto non hanno bisogno di canna fumaria. Quindi possono essere posizionate in qualsiasi posto all’interno dell’ambiente domestico.
La stufa a bioetanolo prevede l’utilizzo di etanolo prodotto mediante processo di fermentazione delle biomasse, cioè prodotti agricoli ricchi di zucchero, come i cereali, gli amidacei, le colture zuccherino e le vinacce. Si tratta di una seconda generazione di processi di produzione che usano anche paglia o altri materiali come alghe. Per questo motivo è proprio una scelta totalmente green, che permette di rispettare l’ambiente e riscaldare la casa.
Il bioetanolo è un combustibile utilizzato all’interno di biocamini e sfruttano il potere calorifico per scaldare l’ambiente. Il costo della stufa a bioetanolo si aggira intorno ai mille euro. Poi ovviamente si può spaziare anche in base al tipo di allestimenti che si sceglie. Ma quello che è sorprendente è il costo del combustibile da usare. In Italia la media è di circa due euro, 2.50 euro a litro. Con un litro di bioetanolo si ha un’autonomia di circa tre ore.
Tuttavia la statistica è fine a se stessa perché dipende anche da altri fattori. Prendendo come esempio una stufa da 3500 W con un serbatoio pari a 2 litri si avrà una combustione per circa 7 ore e mezza, per un consumo di circa 0,25 litri per ora. Quindi la spesa non è eccessiva, rispetto al classico gas che si ha in casa.
Va sottolineato che i camini a bioetanolo scaldano e arredano con eleganza e possiamo dire che queste stufe riscaldano gli ambienti, senza dispersioni termiche, dai 25 fino a 50 mq, generando circa 3,5-4 kW/h, ma naturalmente dipende da dimensioni e potenza del modello scelto.
Molte stufe ad bioetanolo sono dei veri e proprio componenti di arredo e design. Di solito hanno un bruciatore con un panno realizzato in lava di vetro che, una volta imbevuto, va acceso, senza alcun tipo di pericolo. Il bruciato si riempie fino al livello indicato e si può regolare a scelta la fiamma e la temperatura.
Infine ci sono anche biocamini che possono essere fissati alla parete, come dei quadri. Ma ve ne sono anche da incasso, magari tra le pareti o a pavimento. Infine è nel opportuno ricordare che comunque c’è sempre la presenza del fuoco, pertanto è meglio posizionarlo rispettando le distanze di sicurezza dai materiali infiammabili.
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