Ultimi ritocchi alla manovra e pronta la corsa alla conclusione entro fine anno. Facciamo il punto della situazione su quello che sembra certo.
E’ stata una settimana molto calda per i temi che riguardano la manovra finanziaria. Incassato il parere positivo della Commissione europea è tempo di correre per approvare il tutto entro fine anno. Dalle pensioni alla decontribuzione per i nuovi contratti di lavoro dipendente al sud c’è davvero molto su cui lavorare. In merito alla decontribuzione è prevista un’agevolazione autorizzata per tutto il 2023. Si tratta di un esonero contributivo del 30% in favore dei datori di lavoro privati con sede in una delle Regioni del Sud.
Sempre sul tema lavoro è previsto un pacchetto assunzioni, anche di circa 1000 unità per la polizia di Stato, e per altre forze armate. Un parere positivo anche dal Ministero dell’economia che sostiene la presenza dei soldi per portare fino in fondo i punti della manovra. Per le pensioni non c’è ancora una vera e proprio riforma, prevista per il prossimo anno. Ma sembra certo che ci sia un aumento delle pensioni per gli over 75 già a partire dal 2023.
Dopo il confronto con Bruxelles sembra che il Governo possa fare marcia indietro alla possibilità del limite sul pos. Cioè potrebbe saltare la norma sul posto con la soglia di 60 euro, sotto la quale non sarebbero sanzionabili i commercianti che rifiutano di pagare così. Questa essendo non in linea con la “lotta all’evasione”, secondo la Commissione europea potrebbe essere fonte di cambiamento.
Mentre per i pagamenti in contanti il limite rimane alzato a cinque mila euro. Introdotta anche l’Iva al 50% per chi compra, da costruttore, immobili ad altra efficienza energetica in classe A o B. Mentre lo stralcio delle cartelle esattoriale fino a mille euro potrebbe saltare da gennaio a marzo. Anche se per le multe saranno i Comuni a decidere come comportasi.
Per il reddito di cittadinanza arriva un’ulteriore stretta. Infatti passa da 8 a 7 mesi del sussidio per i così detti occupabili, cioè per coloro che hanno le condizioni e l’età. Inoltre arriva anche la norma salva sport, che permette la rateizzazione in 5 anni dei versamenti sospesi a causa del covid per le attività sportive, federazioni, eventi e promozioni.
Infine cambia anche la gestione degli extraprofitti, colpirà solo le imprese con almeno il 75% dei ricavi legati ad attività di produzione di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Queste tutte le modifiche sul primo pacchetto messo a punto a seguito delle critiche e delle indicazioni europee, non resta che l’approvazione finale.
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