Allarme farmaci introvabili: quali sono e come comportarsi

In molte farmacie italiane è già allarme farmaci introvabili: mancano i medicamenti per contrastare gli effetti dell’influenza stagionale. Di seguito la lista con prodotti e come cercare di superare le crisi

Quali sono i farmaci introvabili?

A lanciare l’allarme farmaci introvabili sono le farmacie che hanno ormai scorte limitate di molti farmaci necessari a contrastare gli effetti dell’influenza stagionale. I malanni stagionali purtroppo quest’anno sono giunti in anticipo e di fatto si è creata una situazione spiacevole, cioè in molte farmacie sono terminati farmaci tipici per il trattamento dell’influenza, tra questi lo sciroppo per bambini e quelli a base di ibuprofene, mancano inoltre alcuni antibiotici. Per quanto riguarda i farmaci a base di ibuprofene solitamente usato per la febbre, le associazioni dei farmacisti sottolineano la carenza del principio attivo e di conseguenza l’impossibilità per le case farmaceutiche di rifornire le scorte.

Tra i motivi che hanno portato questa carenza vi è il fatto che le case farmaceutiche negli ultimi anni sono state impegnate sul fronte Covid e hanno quindi tralasciato altre produzioni andando a determinare così questa carenza, aggravata dal fatto che l’influenza stagionale è giunta in anticipo sorprendendo tutti. A ciò si aggiunge che stanno aumentando i casi Covid. Hanno minori difficoltà anche se comunque ne presentano le farmacie galeniche impegnate quindi nel confezionamento dei farmaci, queste infatti hanno potuto far fronte alle richieste grazie alle loro scorte di principi attivi. Tra i farmaci di largo consumo che stanno mancando, oltre l’ibuprofene, vi sono i fluidificanti come Fluibron e Clenil. Per gli antibiotici particolari difficoltà ci sono per Augmentin e Fluimucil antibiotico, inizia a mancare in molte farmacie anche la Tachipirina, classico antipiretico, Zitromicina e addirittura alcuni ipertensivi.

Allarme farmaci introvabili: come comportarsi?

Le carenze di medicinali sono più forti in alcune zone d’Italia rispetto ad altre, in zone critiche si è provveduto anche al contingentamento. In alcune zone le carenze riguardano anche l’ossigeno e questo perché molti non hanno restituito i contenitori dopo l’emergenza Covid. Ci sono, infine, aziende che con la crisi energetica fanno fatica anche nella produzione di blister o altri componenti dei farmaci. Tutto questo sta generando apprensione. I farmacisti raccomandano alle persone di non tenere scorte in casa, ma provvedere all’acquisto al momento del bisogno, in questo modo è possibile arginare il problema, inoltre è bene utilizzare gli antibiotici solo su prescrizione medica e non in autonomia rischiando un vero abuso in una situazione di carenza.

Nadia Pascale

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