Bonus e contributi 2023, tutta la nuova manovra in pillole

Bonus e contributi 2023 sono di grande interesse per gli italiani. Ecco piccole pillole degli argomenti più importanti della manovra finanziaria.

Bonus e contributi 2023, conferma sull’energia

Le famiglie anche per il 2023 dovranno fare i conti con gli aumenti di gas e luce. Anche se per il primo trimestre le bollette saranno in discesa, come annunciato da Arera. Il bonus sociale per l’energia elettrica è stato confermato anche per il 2023. Ma il reddito ISEE utile sale dal 12 mila e 15 mila. Il contributo sarà riconosciuto automaticamente a chi ne ha diritto in bolletta. Inoltre prosegue l’azzeramento degli oneri di sistema.

Mentre per le imprese i crediti d’imposta salgono al 45% per energivore e gasivore. Mentre per gli esercizi commerciali il credito d’imposta è pari al 35%. Tuttavia il decreto Milleproroghe introduce reintroduce la possibilità dell’aumento delle tariffe, all’approssimarsi dello scadere del contratto tra società ed utente finale.

Bonus e contributi 2023, superbonus e mobili

Il superbonus scende al 90% per le nuove pratiche, quindi a partire dal 2023. Mentre per i condomini resta al 110%, ma solo per chi ha presentato la Cilas entro il 31 dicembre 2022. Attenzione però che la delibera assembleare deve essere avvenuta entro il 18 novembre 2022. Quindi il consenso per i lavori deve essere stato fatto entro il 18 novembre e non il 25 novembre.

Rimane anche il bonus per l’acquisto degli elettrodomestici e dei mobili di casa, ma con un tetto di 8 mila euro. Ed acquisti che devono essere fatti con regolare fattura e pagamento con mezzi tracciabili. Nessun bonus matrimonio come molte coppie speravano ai fini di un aiuto economico e per tutto il comporto relativo alle cerimonie nuziali.

Gli aiuti per le famiglie

Molteplici gli aiuti per le famiglie. Confermato l’assegno unico per le famiglie che hanno minorenni in casa. Mentre arriva una novità per il congedo parentale che passa dal 30 all’80% per un mese aggiuntivo, ma fino a sesto anno di età. Misura che vale non solo per le madri lavoratrici, ma anche per i papà.

Scende al 5% l’iva sul prodotti dell’infanzia e su quelli intimi femminili. Inoltre arriva un fondo da 500 milioni finalizzato a sostenere l’acquisto di beni alimentari per tutti coloto che hanno un ISEE inferiore a 15 mila euro. Aumentato anche il fondo per le borse di studio e i bonus cultura per i diciottenni. Tuttavia a partire dal 2024 potranno usufruire del contributo anche chi entro l’anno compie 19 anni ed ha il merito di diplomarsi con 100/100.

Infine il reddito di cittadinanza per gli occupabili rimarrà per tutto il 2023, ma solo per 7 mensilità. Inoltre dopo il primo rifiuto di un’offerta di lavoro regolare, dignitoso e protetto si perderà. La quota dell’assegno destinata all’affitto sarà direttamente pagata ai proprietari di casa.

 

 

 

Francesca Cavaleri

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