Le aziende agricole hanno tempo fino al 24 febbraio 2023 per presentare la dichiarazione di calamità per il trascinamento giornate agricole. Tale opzione consentirà agli operai agricoli di ricevere prestazioni assistenziali e previdenziali come la disoccupazione agricola 2023 anche se non si raggiunge il requisito minimo previsto per legge.
Con la circolare 5 del 17 gennaio 2023 l’Inps ha reso note le modalità per richiedere la dichiarazione di calamità per il trascinamento delle giornate agricole. L’articolo 21 comma 6 della legge 223 del 1991 prevede la possibilità per i lavoratori agricoli di beneficiare del trasferimento giornate. Questo beneficio consiste nel riconoscimento di giornate ulteriori rispetto a quelle effettivamente lavorate e viene effettuato in favore di lavoratori agricoli che hanno dovuto interrompere l’attività lavorativa a causa di eventi eccezionali e calamità. Questo beneficio negli anni passati è stato riconosciuto anche per le interruzioni dei lavori dovute all’emergenza Covid.
Affinché i lavoratori possano beneficiare di questa opportunità è necessario che abbiano accumulato almeno 5 giornate lavorative nel 2022 e che siano quindi iscritti negli elenchi dei lavoratori agricoli e abbiano lavorato presso un’impresa:
Affinché sia riconosciuto il trascinamento giornate agricole è necessario, come specifica la circolare 5 dell’Inps del 17 gennaio, che l’azienda agricola trasmetta all’Inps entro il 24 febbraio 2023 la dichiarazione di calamità naturale. La trasmissione della dichiarazione è telematica, occorre andare sul sito Inps e identificarsi con il proprio codice Spid, Cie o Cns. Il percorso è:
Dopo l’effettuazione di questo semplice passaggio da parte dell’azienda agricola, i lavoratori agricoli potranno accedere al beneficio del trascinamento giornate e usufruire delle prestazioni legate al numero di giornate effettivamente lavorate. Si tratta del riconoscimento dei contributi previdenziali e della disoccupazione agricola 2023 che, come risaputo, può essere goduta solo se nell’arco dei due anni il lavoratore abbia maturato almeno 102 giornate lavorative.
Ricordiamo che possono ottenere il beneficio del trascinamento giornate agricole i lavoratori agricoli con contratto a tempo determinato, piccoli coloni, compartecipanti familiari in aziende che abbiano ottenuto il riconoscimento dello stato di calamità.
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