Ecobonus casa 2023 è l’insieme di tutte le misure che permettono un miglioramento energetico del proprio immobile. Ecco quali sono le novità e cosa è stato eliminato.
La prima grande novità che porta con se l’anno nuovo in merito agli ecobonus casa 2023 riguarda il bonus acqusito casa green. Si tratta di un emendamento del Governo rivolto all’acquisto di nuovi immobili che sono costruiti in classe A e B. In tali classi energetiche rientrano gli immobili dotati di cappotto termico e fonti energetiche rinnovabili o quelli dotati di pannelli isolanti. Ebbene è previsto uno sconto del 50% dell’importo dell’imposta sul valore aggiunto da portare in detrazione ai fini Irpef in 10 anni.
Dunque lo sconto del 50% sarebbe per gli acquisti di nuova costruzione, da impresa costruttrice, e l’iva che si verrebbe a pagare sarebbe ridotta del 50%. Mentre lo sconto non è previsto per la compravendita immobiliare tra privati, anche perché in questo caso non si applica l’imposta sul valore aggiunto.
In merito alla casa resiste il superbonus ma nella sua versione al 90%. Inoltre sono introdotte delle regole che danno la stretta alla platea di coloro che vogliono accedere al contributo. In particolare per le opere edilizie attivate dal primo gennaio 2023, la detrazione del 90% sarà assegnata solo per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2023. Non sono devono esserci altre due condizioni:
Infine i proprietari di unità singole, come le villette o le case indipendenti che hanno completato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022 potranno beneficare ancora del massimo contributo al 110%. Ma tutti i lavori devono essere completati entro il 31 marzo 2023. Per le villette in cui non si rispetta il limite del reddito, la percentuale scende all’85%.
Tra le misure per la casa sono rimaste in vigore il bonus al 50% per gli impianti fotovoltaici e i sistemi di accumulo. Si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi nella percentuale del 50% le spese sostenute fino al 31/12/2024 per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico, fino ad un massimo di 96.000 euro di spesa. La detrazione viene spalmata in 10 anni tramite dieci rate annuali di uguale importo.
Mentre per il solare termico, le caldaie a pompa di calore la percentuale è pari al 65%. Tra questi interventi rientrano l’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative.
Si è detto addio al bonus facciate. L’agevolazione fiscale, non più prorogata dopo il 31/12/2022, consiste in una detrazione dall’imposta lorda (Irpef o Ires) ed è concessa quando si eseguono interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, anche strumentali.
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