Trattamento integrativo Naspi 2023: a chi spetta?

naspi

Il governo Meloni ha confermato la possibilità di ricevere il trattamento integrativo ( ex bonus Renzi) anche sulla Naspi per il 2023. Naturalmente affinché si possa percepire questo importo è necessario che ci verifichino i requisiti previsti dalla normativa.

Trattamento integrativo Naspi 2023: sarà ancora erogato?

La Naspi è la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e viene corrisposta a coloro che perdonbo il lavoro involontariamente. Si tratta di un sussidio di durata temporanea corrisposto in base a quanto percepito in costanza di lavoro.

Leggi anche: NASpI: si può ottenere in caso di licenziamento disciplinare?

L’attuale disciplina del trattamenti integrativo Irpef sulla Naspi è frutta delle modifiche intervenute con la legge di bilancio 234/2021. Il trattamento integrativo Irpef spetta lavoratori dipendenti, disoccupati in Naspi e pensionati con Ape social, con un reddito complessivo annuale tra gli 8.150,00 euro e 15.000 euro. Per i redditi compresi tra i 15.000 e i 28.000 euro spetta solo in determinate situazioni e cioè tenendo in considerazione il reddito complessivo ai fini Irpef. L’intero trattamento integrativo spetta comunque solo ai redditi inferiori a 15.000 euro e in media ha valore di 100 euro, anche se per i mesi con 31 giorni sarà erogato un trattamento integrativo Naspi pari a 101,92 euro, mentre per i mesi con 30 giorni saranno corrisposti 98,63 euro.

È necessario richiedere il trattamento integrativo Naspi 2023?

Il trattamento integrativo sulla Naspi  2023 viene riconosciuto senza bisogno di presentare alcuna domanda, ma in modo automatico, tenendo in considerazione i redditi presunti nel 2023. Nel caso in cui nel corso dell’anno la situazione reddituale dovesse cambiare è probabile che al momento di effettuare il conguaglio ci sarà la necessità di restituire le somme indebitamente percepite.