Definizione agevolata anche per la dichiarazione Lipe. Precisazioni

La legge di Bilancio 2023 prevede la possibilità di definizione agevolata degli avvisi bonari, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti in corso di question time ha precisato che la tregua fiscale in questo caso trova applicazione anche per gli avvisi bonari inerenti la dichiarazione Lipe. Ecco i dettagli.

Cosa vuol dire che la definizione agevolata si applica anche alla dichiarazione Lipe?

La Lipe è la comunicazione della liquidazione periodica Iva che i titolari di partita Iva devono inviare all’Agenzia delle Entrate ogni 3 mesi. Gli avvisi bonari sono invece comunicazioni che l’Agenzia delle Entrate invia ai contribuenti nel caso in cui, in seguito a controllo automatizzato delle dichiarazioni, dovessero emergere degli errori formali. Ad esempio incongruenze tra la dichiarazione Lipe e quanto effettivamente versato al Fisco per l’Iva.

Con la legge di Bilancio 2023 si prevede che per le maggiori somme da versare al Fisco emerse in seguito a controllo automatizzato delle dichiarazioni relative al periodo di imposta 2019, 2020 e 2021 è possibile beneficiare di sanzioni ridotte dal 10% al 3% . La normativa specifica che sono dovute per intero le somme da versare a titolo di imposte, contributi previdenziali, interessi e somme aggiuntive.

Erano sorti dubbi a molti contribuenti inerenti il fatto che potessero o meno rientrare nella definizione agevolata gli errori rilevati in seguito a controllo automatizzato per le comunicazioni trimestrali delle liquidazioni Iva. Proprio per questo è stato proposto il question time a cui il ministro Giorgetti ha risposto il 1° febbraio 2023.

Question Time del ministro Giorgetti: le comunicazioni Lipe rientrano nella definizione agevolata

Ha precisato il ministro Giorgetti che senza alcun bisogno di intervento normativo ulteriore, la definizione agevolata con riduzione delle sanzioni sarà applicata anche per le somme dovute in seguito al controllo automatizzato delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA, con pagamento rateale ancora in corso al 1° gennaio di quest’anno. Infatti, precisa il Ministro, il controllo eseguito su tali comunicazioni, ai sensi dell’articolo 54-bis del d.P.R. n. 633 del 1972 prevede che gli esiti siano comunicati ai contribuenti con avvisi bonari proprio come per le altre dichiarazioni e di conseguenza trova immediata applicazione la normativa prevista per tutte le altre dichiarazioni.

Per le modalità volte ad ottenere la definizione agevolata, precisa il Ministro, è necessario seguire le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n°1 e pubblicata il 13 gennaio.

Leggi anche: Stralcio delle cartelle esattoriali: come sapere se il proprio Comune ha aderito?

Nadia Pascale

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