Le energie rinnovabili sono sempre più in utilizzo e a breve arrivano anche dei soldi a fondo perduto per l’utilizzo, ed ecco per chi sono previsti.
Le energie rinnovabili sono sempre più in uso, il che è una buona notizia. Non solo per l’ambiente, ma anche per il contenimento di costi per la produzione di molti prodotti. Il tema è molto caldo, anche per gli immobili, si ricorda infatti che l’Unione Europea punta ad immobili a risparmio energetico entro il 2023. Per questo motivo la possibilità di finanziamento o di aiuti a fondo perduto sono sempre più una realtà anche per le aziende.
Così c’è a disposizione un bando con una dotazione di 55 milioni di euro, per prevede finanziamenti a fondo perduto per l’utilizzo delle energie rinnovabili nelle piccole e medie imprese regionali. La somma si aggiunge come sommatoria tra 24 milioni provenienti da fondi del Programma Fesr, cui si aggiungono 31 milioni di risorse stanziate dal bilancio regionale. Le linee guida saranno pubblicate sul sito www.regione.fvg.it nelle sezioni dedicate al bando
L’idea parte dal Friuli Venezia Giulia che ha spiegato l’iniziativa. I soldi serviranno al finanziamento di impianti fotovoltaici con potenza inferiore a 12Kw o impianti di solare termico. A questi 55 milioni si aggiungono i 100 milioni di euro a favore degli impianti fotovoltaici per i privati. Inoltre si tratta di risorse che si aggiungono alle misure a sostegno della transizione energetica per gli impianti sportivi, per le aree culturali e a favore dei Comuni.
Magari a presto il sistema verrà anche applicato da altre Regioni o Comuni. Iniziative molto importanti per muovere verso la strada dell’efficienza energetica. I beneficiari saranno tanti: le micro, piccole e medie imprese dei settori manifatturiero, del commercio e dei servizi di alloggio e ristorazione, trasporto e magazzinaggio, delle attività professionali, scientifiche e tecniche, del noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, delle attività sportive, di intrattenimento e di divertimento e le altre attività di servizi definite nel bando, anche in forma di consorzio, società consortile o rete di impresa con soggettività giuridica, con attività primaria o secondaria riferita alla sede legale o unità locale-sede secondaria in cui viene realizzato l’intervento
Le domande possono essere presentate dalle ore 10 del 15 febbraio alle ore 16 del 15 giugno. Le istruzioni non sono ancora interamente pronte, ma si sa che dovranno essere presentate in via telematica tramite il sistema online dedicato. In ogni caso si pensa anche ad un sistema veloce, che preveda la risposta entro 60 giorni dalla richiesta. Vedremo se su questo modello si muoveranno anche le altre Regioni o magari presto arriveranno dei fondi a livello Nazionale.
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