Vendere una casa ereditata è possibile senza alcun problema se c’è l’accordo tra le parti. Cosa più complicata è quando non c’è l’accordo, cosa fare?
Chiunque può ereditare un immobile e poterlo poi rivendere. Ma quando gli eredi sono di più, come ad esempio quando muoiono i genitori, i figli diventano proprietari dello stesso a seguito della regolare successione. In caso di rivendita devono anche provvedere all’accettazione tacita di eredità, passo fondamentale per poter appunto procedere con la vendita.
Secondo l’articolo 476 del codice civile il concetto di accettazione tacita è questo: “Si ha L’accettazione è tacita quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede“. Ecco che quindi deve sottoscrivere l’accettazione tacita di eredità prima di procedere alla vendita del bene. L’accettazione deve essere fatta da tutti i comproprietari per avere il via libero del notaio.
Tuttavia gli eredi possono non essere d’accordo alla vendita dell’immobile. Un co- proprietario può vendere la sua quota a un altro erede oppure ad un terzo. Se il proprietario che intende vendere la propria quota non riesce a farlo l’unica soluzione rimanente è la divisione giudiziale. A questo punto il giudice cercherà di risolvere la situazione, passando anche da una mediazione per la vendita. Così facendo i proprietari ricaveranno una somma in base alle quote possedute.
Tuttavia l’azione può essere promossa da qualunque comproprietario, e non dipende dalla quota di possesso. Certo ci saranno da affrontare costi e tempi più lunghi rispetto ad una normale compravendita. Come si sa la giustizia non può essere immediata, ha bisogno di tempi più lunghi e costi da sostenere sia per il procedimento che per le spese dei rispettivi avvocati.
Il giudice proverà a dividere il bene in natura, ma la casa non può sempre essere divisa in natura. Quindi le quote saranno più facile da vendere. Ma in caso di impossibilità si procede alla vendita dell’intero immobile con una procedura pubblica, al termine di cui ogni erede riceverà il corrispettivo relativo alla quota di proprietà. Questo è l’unico modo di risolvere la controversia se non tutti gli eredi vogliono vendere l’immobile ereditato. Ma la sentenza non sarà obbligatoria, perché rimane facoltà degli eredi contrari ad opporsi.
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