Le visite fiscali 2023 confermano le regole degli anni precedenti. Ma quali sono le fasce di reperibilità in cui occorre essere in casa per la visita?
Quando un lavoratore dipendente non può recarsi al lavoro per malattia, deve contattare il proprio medico che ha il compito di redigere e trasmettere il certificato o l’attestato in via telematica all’Inps. Nei documenti si trasmette il periodo di prognosi e la causa di assenza dal lavoro. Tuttavia la verifica da parte di un ente preposto può essere svolta senza necessarie altre comunicazioni.
La visita medica di controllo domiciliare, detta semplicemente visita fiscale, è un accertamento predisposto dal datore di lavoro, dall’Inps e dall’Asl per accertare lo stato di salute e di malattia del dipendente assente per malattia. Si applica sia ai dipendenti pubblici che a quelli privati che non sono in ufficio in quanto hanno dichiarata appunto di essere malati. Tuttavia non sostituisce la possibilità di visita medica di controllo ambulatoriale che si effettua in caso di assenza alla visita domiciliare o che può essere richiesta, in casi eccezionali, anche dal Medico legale dell’Inps.
La visita medica di controllo può avvenire anche più volte durante il periodo richiesto per la malattia. E comunque i controlli sono indipendenti dal periodo richiesto, dalle festività a meno di esenzioni. Il medico legale per il controllo dello stato di malattia del dipendente può venire sono in determinate fasce orarie. Tuttavia queste cambiano in relazione al settore di appartenenza pubblico o privato:
Se il lavoratore non viene trovato presso il domicilio indicato, deve recarsi presso gli ambulatori della struttura territoriale INPS, in una data indicata. Il lavoratore quindi deve necessariamente presentarsi per non incorre in azioni disciplinari da parte del datore di lavoro. Inoltre è tenuto a presentare una valida giustificazione per l’assenza.
Come indicato nello stesso sito dell’Inps: “dal 1° settembre 2017 è entrato in vigore il Polo unico per le visite fiscali, che attribuisce all’INPS la competenza esclusiva a gestire le visite mediche di controllo anche per l’82% dei lavoratori pubblici in malattia. Da questa data, come già avviene per i lavoratori privati, l’Istituto effettua visite mediche sia su richiesta delle pubbliche amministrazioni, in qualità di datori di lavoro, sia d’ufficio“.
Anche il personale delle Forze armate e dei Corpi armati dello Stato e del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco è assoggettato alla normativa sul Polo Unico della medicina fiscale per migliorare l’efficienza e permettere l’identificazione automatica delle singole Amministrazioni in qualità di datori di lavoro dei dipendenti pubblici.
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