Allarme superbonus e i suoi effetti che potrebbero portare al pignoramento degli immobili su cui sono iniziati i lavori di ristrutturazione non ultimati.
L’idea dell’introduzione del Superbonus è sempre piaciuta a molti. Ma da circa un anno si stanno verificando degli effetti molto negativi per le imprese operanti nel settore edile. Ad un mese dall’emanazione del Decreto blocca cessioni, deciso dal Governo Meloni, si tirano le somme sugli effetti della decisione. E quello che potrebbe accadere è una situazione catastrofica. Guardando con una lente di ingrandimento la situazione si rischia il pignoramento di molte case, ecco spiegato il perché.
Molti cantieri legati al Superbonus sono partiti, dopo la fase di progettazione ed aver compilato tutta la documentazione necessaria. Dunque le aziende edili hanno iniziato a fare dei lavori per la ristrutturazione negli immobili. Quindi in prima battuta hanno sostenuto dei costi, che si dovevano trasformare in crediti vendibili e quindi in rientro economico. Ma il blocca ferma questo sistema, ma del resto il Governo non aveva i fondi necessari per comprare tutti i crediti.
A questo punto le imprese si trovano incagliate in una situazione difficile. Da una parte i cassetti fiscali pieni di crediti non ceduti e dall’altra aver già sostenuto dei costi. Eppure le aziende come possono coprire questi costi? Beh se la situazione rimane questa, le aziende non potranno far altro che richiedere i soldi ai proprietari immobiliari. Eppure non si parla di piccole cifre, ma di importi che possono oscillare anche tra i 20 mila o 40 mila euro. Ma al di là dell’importo, cosa succede se un proprietario di casa non ha tale disponibilità?
Il rischio che il proprietario dovrà richiedere ad un finanziamento per cercare di coprire e pagare alle imprese quanto dovuto. Anche se non è quello che sperava, anzi rifare gli immobili con dei contributi statali che ad oggi non arriveranno mai. Ma se per caso il proprietario non dovesse essere nelle condizioni di poter accedere al finanziamento potrebbe esserci un peggioramento della situazione.
A questo punto sarebbe difficile non pagare e se non lo si può fare, i creditori vanteranno i propri crediti sugli immobili. Si rischia che milioni di case rischiano il pignoramento e poi il rischio della vendita all’asta. E quindi la gente potrebbe perdere la propria casa, per l’introduzione del Superbonus. Un’ipotesi quanto mai reale, ma che deve essere scongiurata. Perché se una parte le imprese edili avrebbero i loro soldi, dall’altra si andrebbe totalmente a scapito dei proprietari di casa, che avevano voglia di ristrutturare casa, e certo non vedersela portata via.
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