Bolletta della luce in discesa nel secondo trimestre, a confermarlo Arera

A dare la notizia di un ulteriore calo del prezzo della luce è Arera ( Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), le stime parlano di una riduzione considerevole nel secondo trimestre 2023. La riduzione della bolletta della luce potrebbe portare verso una discesa dell’inflazione.

Arera: nel secondo trimestre del 2023 la bolletta della luce scende

Il prezzo dell’energia elettrica ha creato non pochi problemi agli italiani negli ultimi mesi, infatti i costi del settore energia non solo hanno portato la bolletta della luce a livelli preoccupanti e difficili da sostenere, ma hanno indotto un aumento generalizzato dei beni di largo consumo, a partire dagli alimentari. Molti sono stati i dubbi sulla sostenibilità di tali prezzi, ma ora sembra vedersi la luce fuori dal tunnel. Nel primo trimestre del 2023 si è già registrato un calo dei prezzi del 19,4% che si riverserà sulla bolletta. Per il secondo trimestre, quindi aprile, maggio e giugno, l’Arera ha annunciato un ulteriore taglio del 20% del prezzo della luce. Questo consentirà di arrivare a livelli pre-crisi e quindi di avere una maggiore facilità nella gestione delle spese quotidiane.

Leggi anche: Arera: scende la bolletta della luce. La notizia che tutti aspettavano

Scende la bolletta della luce, quali conseguenze per gli italiani?

Il calo dei prezzi dell’energia elettrica dovrebbe ora iniziare a riversarsi anche sui beni di largo consumo, infatti non scende solo la bolletta della luce dei privati, cioè delle famiglie, ma anche delle aziende. Questo implica che le stesse nei prossimi mesi vedranno una costante riduzione della bolletta e di conseguenza potranno abbassare i prezzi dei prodotti. Molti temono che le aziende preferiscano lasciare i prezzi invariati e che di conseguenza l’inflazione non diminuisca, ma sarebbe controproducente perché tale politica potrebbe indurre bassi consumi. Questa politica dovrebbe essere attuata in quanto vantaggiosa visto che può stimolare la libera concorrenza e far aumentare le vendite che sono attualmente represse a causa proprio degli elevati prezzi.

Nadia Pascale

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