Il bonus donna è un aiuto per tutte le mamme che si trovano in difficoltà economica, ecco quindi come funziona e quando si può richiedere.
In Italia è crisi delle nascite. Mettere al mondo un bambino, crescerlo ed assicurargli una vita serena, è l’obiettivo di ogni mamma. Ma per fare questo occorre senza dubbio, anche un impegno economico non indifferente. E la crisi economica di questi tempi, con l’inflazione elevata fa un pò da deterrente per le giovani coppie. Oppure al massimo si fa solo un figlio e ci si ferma perché i costi per il mantenimento familiare sono importanti.
Stando ad una recente ricerca sull’occupazione femminile in Unione Europea, circa il 57,3% delle donne italiane non lavoro. Quindi si tratta di casi in cui si vive in famiglia e spesso con un solo stipendio. Ma anche di donne e madri che non hanno un impiego e comunque cercano di andare avanti. Pertanto un aiuto sembra essere doveroso
Il bonus è pari a 1.917,30 euro annui per ogni richiedente. Tuttavia però viene erogato in cinque mensilità del valore di 383.46 euro circa al mese. Ma c’è anche un’altra buona notizia, e cioè che il sussidio è cumulabile con diversi altri aiuti economici:
Sono escluse solo le percettrici di Naspi o chi ovviamente ha un impiego anche se part time. La domanda può essere fatta in caso di parto, adozione o affidamento preadottivo di un bambino e spetta alle cittadine italiane, europee e extracomunitarie che non versano una contribuzione sufficiente per ottenere la maternità ordinaria
Per chiedere il bonus donna da 300 euro è opportuno recarsi presso gli ufficio del Comune di Residenza. C’è tempo fino al dicembre del 2023 per presentare la domanda. Tra i documenti richiesti c’è la propria carta di identità e codice fiscale, l’Iban presso cui ricevere l’accredito mensile e il modello ISEE 2023. In caso di cittadinanza straniera occorre presentare anche il permesso di soggiorno. In ogni caso però l’accredito verrà fatto dall’INPS sul conto corrente corrispondente all’Iban indicato.
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