Dal Reddito di Cittadinanza alla MIA, Misura Inclusione Attiva

Il reddito di cittadinanza si trasforma in MIA: cambiano importi, durata e beneficiari. Le novità

assegno di inclusione

I percettori di reddito di cittadinanza sono tutti in stato di agitazione a causa delle nuove norme annunciate per il 2023, cominciano ora a delinearsi i nuovi caratteri di questa misura e la prima novità è il nome: MIA, Misura di Inclusione Attiva. Ecco come cambia il reddito di cittadinanza.

Dal Reddito di Cittadinanza alla MIA

Il decreto sulla MIA dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri nelle prossime settimane, cominciano però a trapelare le prime notizie. Il reddito di cittadinanza cambia infatti completamente aspetto, diventa prevalente il carattere di misura di politica attiva del lavoro e quindi tendente a trovare una collocazione lavorativa al percettore. Ricordiamo che già nei mesi scorsi la disciplina del reddito di cittadinanza è cambiata, infatti se in passato il percettore rischiava di perdere il sussidio al rifiuto di un’offerta di lavoro congrua, ora il criterio della congruità è saltato, quindi chi percepisce il reddito di cittadinanza per non perderlo deve accettare una qualunque proposta di lavoro anche se non rispondente alle proprie aspettative.

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Stretta sugli importi della Misura Inclusione Attiva

Il sussidio MIA vede, rispetto al reddito di cittadinanza, importi molto ridotti, infatti si divide in due fasce che non hanno in considerazione il carico familiare (ciò in base alle prime indiscrezioni) le due fasce sono:

  • 500 euro al mese per i non occupabili, cioè famiglie povere senza persone occupabili, ovvero quelle dove c’è almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile;
  • 375 euro al mese per gli occupabili, cioè nuclei con persone occupabili, dove non ci sono queste situazioni ma almeno una persona tra i 18 e i 60 anni di età. Per questa categoria di persone diventa quindi difficile riuscire a far fronte alle esigenze quotidiane, considerando anche il livello di inflazione e il sussidio diventa irrisorio e in grado di assicurare a malapena la sopravvivenza.

Cambiano anche i termini temporali per la fruizione, infatti per i nuclei senza persone occupabili, la durata massima sarà di 12 mesi e la domanda potrà essere ripresentata solo dopo che sia trascorso un mese dalla scadenza. Per i nuclei con persone occupabili, la durata sarà sempre di 12 mesi, ma al termine del blocco, la domanda potrà essere ripresentata ed avrà una durata di soli 6 mesi. Trascorsi questi per poter ripresentare la domanda dovranno trascorrere 18 mesi. Il tetto Isee per poter beneficiare del reddito scenderà da 9360 euro a 7200 euro.

Nuovo Reddito di Cittadinanza con potenziamento dei servizi per l’occupabilità

La ministra del Lavoro, Calderone oltre ad annunciare i tagli degli importi e il nuovo nome per il reddito di cittadinanza, ha annunciato anche che nei prossimi mesi sarà potenziato il programma GOL (Garanzia Occupazione Lavoro). Sarà creato patto di attivazione digitale che andrà ad affiancare il patto di servizio il cui obiettivo è potenziare gli obblighi di formazione per i percettori di reddito di cittadinanza. In base ai dati emersi, attraverso il programma GOL sono già stati presi in carico 198.000 percettori del sussidio che sono stati instradati verso percorsi di formazione e riqualificazione professionale. Con il potenziamento dovrebbero arrivare ulteriori risultati.

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La parola ora passa al Ministro Giorgetti che dovrà valutare la sostenibilità economica del nuovo progetto, già ora si può sottolineare che la MIA dovrebbe portare a un risparmio di 3 miliardi di euro l’anno.