Impianto fotovoltaico sui tetti delle case è sempre più diffuso. Ma molti si chiedono se occorre un apposito permesso per poterli installare, ecco la risposta.
Prima di installare un impianto fotovoltaico occorre studiare i consumi dell’immobile e lo spazio a disposizione. Ad esempio per i pannelli su un tetto a falde sono necessari in media, 7/8mq per singolo kW di potenza. In caso di tetto piano il fabbisogno sale mediamente a 12 mq., sempre per ogni kWp di potenza. Quindi questo è uno dei primi passi da valutare, sempre attraverso un tecnico esperto.
Altro elemento da valutare è la posizione e l’ombreggiatura. Un impianto fotovoltaico posizionato al Sud Italia produce circa 1.500 kWh all’anno. Lo stesso impianto, se installato al Nord, produrrà aui 1.150 kWh annui. Questo perché al sud, si sa, il sole è presente quasi tutto l’anno. Importante è anche evitare le zone di ombra, anche se ci sono impianti di ultima generazione che permettono di funzionare anche in presenza di condizioni ambientali non favorevoli.
Oltre a studiare il modo migliore del posizionamento dell’impianto su un tetto di un’abitazione occorre anche capire se c’è bisogno o meno di un’autorizzazione. In merito a questo è opportuno capire dove si trova l’immobile. Infatti, se la casa sul quale dovrà essere installato l’impianto non ricade in una zona sottoposta a vincoli, si può procedere all’installazione senza alcun problema. Ma occorre dare una comunicazione al gestore delle rete del “modello unico per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici.
Invece se l’immobile ricade in un’area sottoposta a vincoli bisogno acquisire il nulla osta paesaggistico dalle autorità competenti sul territorio e richiedere un’autorizzazione ordinaria o semplificata come qualsiasi altro intervento edilizio. Il nulla osta deve essere rilasciato dal Comune dove si trova l’immobile, spesso dopo aver sentito il parere della soprintendenza o dell’ufficio competente per i vincoli, storici, artistici e ambientali.
Il Modello unico per la realizzazione di piccoli impianti integrati sui tetti degli edifici è approvato dall’Arera. E’ un modello unico, un iter semplificato per la realizzazione, la connessione e per l’esercizio di nuovi impianti fotovoltaici. Il modello è diviso in due parti: la prima va compilata ed inviata prima dell’inizio dei lavori. Mentre la seconda è da compilare ed inviare alla fine dei lavori.
In particolare prima dell’ installazione dell’impianto, deve essere compilata e inoltrata a Enel Distribuzione la prima parte di Modello Unico. Dopo di che, il gestore di rete, ha 20 giorni lavorativi per inviare la comunicazione al comune, avviare le pratiche per la connessione e, infine, fare richiesta al Gse.
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