Le partite Iva forse sono quelle che hanno ottenuto meno aiuti di molte altre categorie di lavoratori. Tuttavia ecco l’elenco dei bonus richiedibili.
Se si è una partita Iva i bonus devono essere tutti richiesti, così come gli aiuti di Stato. Questi ultimi a volte vengono direttamente accreditati sul conto corrente dei lavoratori dipendenti. Ma per i lavoratori autonomi è sempre diverso. In ogni caso un libero professionista può richiedere dei bonus legati alla propria attività, ed altri per il semplice fatto di essere un genitore.
Ma partiamo di bonus che sono legati alla propria attività. Confermata anche per il 2023 l’ISCRO. Si tratta dell’indennità straordinari di continuità reddituale e operativa destinata ai liberi professionisti compresi gli iscritti alla gestione separata che esercitano per professione abitale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni. Le domande per l’indennità Iscro vanno presentate all’Inps entro il 31 ottobre.
Mentre per il bonus connettività, la Commissione Europea ha approvato la proroga fino a dicembre 2023. Secondo il Ministero delle imprese e del made in Italy, la misura prevede l’erogazione di un voucher connettività per abbonamenti ad internet ultraveloce.
Anche gli autonomi, se genitori, possono richiedere i bonus messi a disposizione dall’Inps. Ad esempio, l’assegno unico per il mantenimento dei figli fino a 21 anni di età. La misura consiste in un contributo mensile, il cui ammontare esatto è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare (individuata dall’indicatore della situazione economica equivalente ISEE) e sulla base del numero di figli e l’eventuale presenza di disabilità
Ma si può anche richieder il bonus baby sitter e centri estivi, l’assegno di natalità, il bonus asilo nido e il bonus 800 euro mamme domani. Soprattutto legate al ruolo della madre/lavoratrice che per continuare nella sua attività ha bisogno appunto di un supporto esterno. Inoltre per le famiglie in difficoltà è anche richiedibile il Sia, sostegno per l’inclusione attiva. Infine resta attiva l’Indennità di maternità/paternità per lavoratrici e lavoratori iscritti alla Gestione Separata. La tutela della maternità si sostanzia in un periodo di astensione dal lavoro riconosciuto alle lavoratrici iscritte alla Gestione Separata durante la gravidanza e il puerperio e, dal 14 giugno 2017, la relativa indennità di maternità/paternità è erogata dall’Istituto a prescindere dall’effettiva astensione dall’attività lavorativa.
Il bonus trasporti è riconosciuto a chiunque, studenti e lavoratori, hanno un reddito inferiore a 20 mila euro annui. Si tratta di un voucher di 60 euro mensili da utilizzare come rimborso per i costi di abbonamento fino ad esaurimento delle spese disponibili. Infine le partite Iva possono richiedere anche il bonus psicologico. L’agevolazione è destinata ad autonomi e partite Iva e si può fare domanda se si ha in Isee inferiore a 50 mila euro. Previsto un importo pari a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia.
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