Entro il 16 marzo 2023 è necessario procedere al versamento della tassa di vidimazione dei libri sociali, ecco chi è tenuto a versare l’importo e a quanto ammonta.
La tassa di vidimazione dei libri sociali sostituisce tutte le tasse di concessione governativa generalmente dovute per la bollatura e la numerazione degli atti. Si tratta di un tassa di importo fisso dovuta solo da determinati soggetti.
Devono versare la tassa di vidimazione dei libri sociali:
Sono sottoposte all’obbligo anche le società viste che sono in liquidazione o comunque sottoposte a procedure fallimentari.
Si tratta di forme societarie obbligate alla tenuta dei libri sociali.
L’importo è fisso e si divide in due fasce:
Per il calcolo si fa riferimento al capitale sociale registrato al 1° gennaio 2023, eventuali variazioni in corso di anno, hanno rilievo per i versamenti del 2024.
Per le società costituite da meno di un anno l’importo deve essere versato utilizzando un bollettino postale su conto corrente postale c/c n.6007, intestato all’Ufficio delle Entrate – Centro Operativo di Pescara, prima della presentazione della Dichiarazione di inizio attività tramite Modello AA7/9.
Per gli anni successivi invece è necessario utilizzare il modello F24 con utilizzo del codice tributo 7085.
È importante sottolineare che l’importo pagato deve essere portato in deduzione dai redditi di impresa ai fini Ires ed Irap.
In caso di ritardato o mancato pagamento è prevista una sanzione, la stessa oscilla tra il 100% e il 200%. In ogni caso è possibile sanare la propria posizione attraverso il ravvedimento operoso. In questo caso si paga l’imposta con gli interessi legali. Per le sanzioni dovrà invece essere utilizzato il modello F23.
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