Bonus barriere architettoniche, è stato prorogato fino al 2025

Il Bonus barriere architettoniche è un’agevolazione per chi effettua interventi per superare ed eliminarle. Ecco in cosa consiste l’agevolazione fiscale?

Bonus barriere architettoniche, prorogato fino al 2025

Il bonus è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile, da 30 a 50 mila euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori. In modo particolare fa riferimento a tutti i lavori effettuati dal primo gennaio al 31 dicembre 2025. E’ prevista una detrazione Irpef, che va ripartita in 5 quote annuali di pari importo, come indicato dall’Agenzia delle entrate.

A questa agevolazione si aggiungono anche la detrazione per ristrutturazione edilizia dell’immobile e la detrazione del 110% prima e 90% per il superbonus prevista per gli interventi “trainati”, se eseguiti insieme a interventi “trainanti”. Inoltre gli interventi di ristrutturazione edilizia sugli immobile la detrazione è pari al 50%, da calcolare su un importo massimo di 96 mila euro. Mentre è pari al 36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025. Infine nel caso di delibere condominiali, occorre la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti 1/3 del valore millesimale dell’edificio.

Bonus barriere architettoniche, gli importi previsti

La detrazione del 75%, ripartita tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a:

  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

La detrazione spetta anche gli per interventi di automazione degli importi degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche. E’ previsto anche in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

I requisiti per accedere all’agevolazione

Per accedere all’agevolazione occorre che i lavori di abbattimento rispettino determinati requisiti, che possiamo così riassumere:

  • le porte dell’ascensore devono restare aperte almeno 8 secondo e chiudersi in minimo 4 secondi;
  • al piano le porte devono sempre essere chiuse se l’ascensore è fermo;
  • la cabina dell’ascensore o del montacarichi deve essere di almeno 1 metro e 20 centimetri di profondità per 80 centimetri di larghezza, con la porta con una luce netta minima di 75 centimetri posta sul lato corto;
  • davanti alla cabina ci deve essere almeno 1 metro e 40 di spazio libero.

In ogni caso l’abbattimento delle barriere architettoniche è un gesto di grande civiltà che permette a tutti di accedere negli edifici, soprattutto ai diversamente abili.

Francesca Cavaleri

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