Chat GPT: perché in Italia non funziona? Tornerà accessibile?

In questi mesi si è molto parlato su Chat GPT, si tratta della chat basata sull’intelligenza artificiale in grado di simulare discorsi ed elaborare un linguaggio naturale. Ora il Garante Privacy blocca Chat GPT in Italia, ecco cosa sta succedendo.

Chat GPT: sempre più critiche all’uso

Chat GPT è uno strumento creato da Open AI, il suo ingresso ha fatto molto discutere perché in grado di “sostituire” l’intelligenza umana in molte funzioni. In tanti hanno temuto che potesse scardinare professioni, in particolare di tutti coloro che creano contenuti, sostituirsi agli studenti nella redazione di elaborati, sostituire avvocati e consulenti. Di fatto dopo i primi usi tutto questo potere è andato man mano diminuendo e Chat GPT ha iniziato a fare meno paura. Resta però uno strumento che affascina e interroga. Di fatto il Garante per la Privacy ha deciso di bloccarne l’uso in Italia, ma cosa è successo?

Leggi anche: ChatGPT: perché tutti ne parlano? Di cosa si tratta?

Garante Privacy: Chat GPT non è sicuro

Il Garante Privacy ha rilevato che nell’uso di Chat GPT l’utente non riceve l’informativa sul trattamento dei dati da parte di Open AI, società statunitense proprietaria del software. Sottolinea inoltre l’assenza di una base giuridica che giustifichi la conservazione da parte della società dei dati personali degli utenti.

L’allarme è scattato quando il 20 marzo scorso la società Open AI aveva perso una massiccia dose di dati personali raccolti tramite il software, tra i dati persi non c’erano solo le conversazioni degli utenti, ma anche le informazioni relative ai pagamenti effettuati dagli abbonati. Una gran mole di dati il cui uso non consono avrebbe potuto generare molti problemi agli utenti.

Il Garante Privacy sottolinea inoltre che, nonostante il servizio sia vietato ai minori di 13 anni, non c’è alcun filtro o controlli che evitino dal punto di vista pratico che anche i minori possano accedervi. Questo potrebbe essere lesivo dei diritti dei minori e della loro esigenza di tutela visto che potrebbero trovarsi di fronte a risposte della Chat GPT non consone all’età e alla consapevolezza dei minori stessi.

In seguito a tale esposto del Garante Privacy Chat GPT è stata in Italia sospesa dalla stessa società Open AI, questo vuol dire che attualmente i servizi in Italia non sono fruibili. Il sito internet risulta infatti irraggiungibile.

Questo non vuol dire che in futuro sarà sempre vietato per gli utenti italiani raggiungere il sito, infatti la società ha già reso noto di voler dimostrare alle autorità italiane che il sistema, per come è costruito, è sicuro e affidabile.

Nadia Pascale

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