I circuiti di grafene potrebbero essere un nuovo modo di produrre energia elettrica, ecco i risultati della nuova ricerca e le sue applicazioni.
Il grafene è un materiale molto resistente e può essere utilizzato per aumentare la resistenza di altri materiali. Secondo alcuni studi se aggiunto in piccole quantità ad un metallo o alla plastica, li rende più forti e più leggeri. Tuttavia è un materiale molto costoso. Infatti un grammo di grafene ha un prezzo di circa 50 mila euro. Ecco spiegato perché viene sempre utilizzato in poche quantità.
Ma la novità arriva direttamente per la produzione di energia. Infatti un gruppo di fisici dell’Università dell’Arkansas ha messo a punto un circuito di grafene che cattura il moto termico del grafene per creare energia elettrica. I circuiti di grafene integrati in un chip per alimentare piccoli dispositivi o sensori potrebbero generare energia pulita ed illimitata.
I ricercatori hanno utilizzato due diodi che convertono la corrente alternata in corrente continua. I diodi disposti in modo tale da permettere alla corrente di fluire in entrambe le direzioni, forniscono percorsi separati in un circuito. Questo genera una corrente continua pulsante che agisce su una resistenza di carico. Inoltre, il gruppo di ricerca ha scoperto che il comportamento on-off dei diodi amplifica la potenza erogata, anziché ridurla.
A questo punto occorrerebbe immagazzinare la potenza erogata. Inoltre se si riuscisse a realizzare milioni di questi piccoli circuiti su un chip di 1 millimetro per 1 millimetro, potrebbero sostituire le batterie a bassa potenza. Gli studiosi sono ancora a lavoro su questo tema. Ma la scoperta si scontra anche contro alcune teorie sempre contrarie alla corrente così prodotta.
Se gli studiosi riuscissero nella loro impresa, potremmo avere a breve dei dispositivi che potrebbero avere bisogno solo di corrente prodotta in maniera totalmente green. Cambiando totalmente il modo di generare energia. Andando anche incontro a tutte le nuove normative che puntano al rispetto dell’ambiente ad ogni costo. Ma c’è anche da capire il costo per la produzione di questo tipo di energia e la sua applicazione. Perché se l’ipotesi fosse possibile, il fattore “Costo” potrebbe influire sulla commercializzazione e l’utilizzo della stessa invenzione. Non resta quindi che aspettare i risultati dei nuovi test e capire l’impiego effettivo di questa incredibile scoperta, utile un pò per tutti i dispositivi che hanno bisogno di energia elettrica per il loro funzionamento e nel campo dell’energia domestica.
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