Rifinanziato il taglio del cuneo fiscale dal nuovo Def

E’ stato rifinanziato il taglio del cuneo fiscale dal nuovo Def, il primo firmato dal Governo Meloni. Ecco tutte le novità in merito e come funzionerà.

Rifinanziato il taglio del cuneo fiscale, circa tre miliardi

Il primo Def firmato dal capo del Governo, Giorgia Meloni, contiene tutte le linee guida di politica economica dei prossima anni. In economia il Documento di Economia e Finanza, è un documento all’interno del quale vengono messe per iscritto tutte le politiche economiche e finanziarie selezionate, decise ed imposte dal soggetto emanatore. I conti dell’Italia sono migliori del previsto. Addirittura è stima per il 2023 una crescita di un punto percentuale, e di 1,5% per il 2024. Mentre il deficit sempre scendere e questa differenza regale circa tre miliardi per il rifinanziamento del taglio al cuneo fiscale.

Un nuovo taglio per i lavoratori dipendenti che hanno un reddito medio basso. L’effetto sulla singola busta paga dovrebbe essere davvero positivo. Lo scopo è quello di aumentare il potere d’acquisto del lavoratore e della sua famiglia. Per il 2024 lo spazio di manovra sarebbe pari a cinque milioni. C’è da dire che siamo in una situazione in cui ancora l’inflazione pesa sui prezzi dei singoli beni, e che fare la spesa è sempre un impegno.

Legge di bilancio, previsioni e tassi di interesse

Sulla legge di bilancio e sulla situazione italiana pesano comunque due macigni. Il primo è legato agli impegni che derivano dalle agevolazioni fiscali del superbonus ed edili più in generale. E pesano anche le ricadute per l’impennata degli interessi sul debito alimentata dalla politica monetaria scelta dalla Banca centrale europea.

La spesa per gli interessi che prima si attestavano sui 60 miliardi l’anno è destinata a 100 miliardi l’anno nel 2026.  Anche i tassi di interesse sui prestiti alle famiglie sono destinati ad aumentare. Si tratta già del 4% per i mutui, e quindi legati all’acquisto di un immobile. Tassi abbastanza alti, se si considerano anche al durata dei prestiti che sono in media di 20-30 anni. Crescono anche gli interessi sui prestiti al consumo, per chi ha bisogno di avere un prestito non legato all’immobile.

Francesca Cavaleri

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